martedì 29 marzo 2016

Quando il cuore pesa. (Parte prima)

Prima di esporre questo testo devo dare delle avvertenze:
Non sono razzista. Razzista non si nasce, si diventa.
Non sono però nemmeno accondiscendente. L'accondiscendenza in taluni aspetti vanta solo la paura di reagire o un proprio tornaconto.
Non scriverei questo post se fossi uno che raccoglie informazioni dalla televisione senza toccar con mano la realtà. Perciò sappiate che ogni cosa qui sotto riportata è stata personalmente vissuta o vista.
Detto questo posso cominciare, e lo farò dicendovi che quest'argomento mi pesa molto, mi rende triste e questo vale sicuramente per tutti gli italiani.
Con l'appellativo "Italiano", includo coloro che sono nati qui, da famiglia italiana; non coloro che hanno chiesto e ricevuto la cittadinanza. Questa distinzione non è scelta ma dovuta, poiché desidero riprendere il concetto di "Italiano" appunto, che abbiamo perso nella successione degli eventi avvenuti negli ultimi anni.

sabato 26 marzo 2016

Speciale Pasqua.

Ciao a tutti amici, sapete pensavo che mi sarei messo a scrivere chissà quale post oggi, invece essendo Pasqua, ho deciso di fare dei semplici ringraziamenti. Questo perché, per chi come me ha bisogno di credere in qualcosa di più grande, vedo questa festività come nuove aspettative, nuove possibilità e quest'anno ancor di più vista la scoperta della mia vera passione, del mio reale obiettivo nella vita: Scrivere. Scrivere non per vedere l'inchiostro uscire dalla penna, ma per raccontare. Scrivere per dare nuove emozioni , non per esprimere solo me stesso.
Scrivere Amando.
Scrivere Piangendo. Che sia pianto triste o felice.
Scrivere Vivendo.

giovedì 24 marzo 2016

I 1000 e 1 giorno da Senile. (Finale)

"Vaah” Stavo passando una settimana infernale, ad ogni ora del giorno chiamavo e nessuno rispondeva. Potevo solamente sperare che non fossero stati incarcerati anche tutti i miei contatti. Cosa alquanto improbabile, vista l'assoluta innocenza di mia madre.
Tutto prendeva una piega così surreale da mandarmi in pappa il cervello, e il peggio, era che il mio quotidiano Relax di enigmistica continuava ad arrivarmi. Chi me lo mandava? Perchè non rispondeva alle mie chiamate se poteva portarmi un giornale?!

martedì 22 marzo 2016

Maledetta negatività!!!

Maledetta negatività! Ancora una volta influiva maleficamente sull'esito delle mie decisioni. 
Pareva che la decadenza del positivismo soggettivo avesse le medesime proprietà della luna, decidendo la fase crescente e decrescente dell'andazzo giornaliero, settimanale, mensile ... annuale!
La negatività si è autoproclamata la nostra tuta da jogging preferita, troppo comoda per esser tolta, troppo attillata per respirare, ma, continuiamo a indossarla e a correre, sebbene, il respiro diventi affanno ad ogni passo.
E' un capo di vestiario ormai presente nel quotidiano, e questo per nostra scelta.
Reagire ormai è davvero difficile, la positività non esce più spontaneamente ma ha bisogno di essere invocata con tutte le nostre forze per scansare l'ombra della negatività, in cui, la releghiamo ogni volta che viene sostituita con il suo opposto.

domenica 20 marzo 2016

My Mind's tour!

Sento che si muove. Come un serpente si fa strada lungo tutto il corpo solleticandomi ogni organo, rabbrividisco al suono dell'adrenalina che sta per arrivare. Quel tunz- tunz mi dà la carica, mi fa sentire euforico, ma non mi butto sulla mischia. 
Trovo divertente vedere tutti quei ragazzi che scaricano le pile appena cambiate ballando come pazzi. 

giovedì 17 marzo 2016

I 1000 e 1 giorno da Senile (parte3)

-Tu..tu..tu. Tututu.- Niente. 
Mà non rispondeva, zia non rispondeva, nemmeno Jorgi e questa lista di silenzi pareva allungarsi con l'andare delle chiamate cadute.
 -Veeh!- Era incredibile, un tempo il mio numero sul loro display li avrebbe fatti saltare dalla sedia con la sicurezza che se non avessero risposto nell'immediato avrebbero avuto delle grane.
Odiavo le cose complicate, le attese se non portavano a nulla di buono, ma soprattutto, odiavo l'inutilità di persone come mio nipote: Jorgi, non potevo però fare a meno di sfruttarlo visto che l'entrata al manicomio era esclusa per i miei uomini di fiducia, per la mia ex moglie e per mio figlio. Mi toccava avere le visite con l'idiota che aveva contribuito a farmi finire in questo merdosissimo posto.

lunedì 14 marzo 2016

Categorie protette o allontanate?!

Tra parenti.
-Com'è il tuo capo?- Silenzio. Dire che il mio capo era uno stronzo era un'eufemismo, ma fare la figura della vittima non portava da nessuna parte e non beneficiava sicuramente di fronte a mia zia. Dovevo rispondere facendole capire quanto fossi sveglio.
-Noland, ti ho fatto una domanda troppo difficile?-
Ecco , appunto. “No zia , sto pensando a come dirti quanto tu sia stupida”
-Va bene dai, non fa niente , tranquillo può capitare a tutti d'avere un vuoto mentale-

sabato 12 marzo 2016

Chiodi Volatili. (1)

Mi giro e mi rigiro. Non so da dove cominciare. Sono nella mia soffitta, piena di scatole, scatoloni e borse. Si tratta di vecchi ricordi, vestiti e quelle centinaia di cose che non sai mai se buttare o tenere. Nonostante la faticaccia che mi attende sono in qualche modo felice, mi sento appagato e soddisfatto del lavoro che sto facendo: E' come se, al medesimo tempo, mi liberi di tutti quei pensieri inutili che creano un sovraffollamento nella mia mente. Impilo le idee in modo ordinato, raccolgo le immagini utili suddividendole in romantiche, amichevoli e lavorative lasciando così spazio a nuove posizioni e riflessioni che già apprezzano l'autostrada a millanta corsie appena creata. Uff, sospiro, respiro.. sono felice, non è facile trovare un momento per liberarsi dallo stress e dal peso dei pensieri.
Spero di  non esser io il pazzo perennemente oppresso da una mole consistente di  fisime mentali! :P
A presto con nuovi Chiodi fissi o meglio: Volatili!! 
T.

venerdì 11 marzo 2016

#Riflessi di #speranze.

Chi crede in Dio ha i dieci comandamenti a cui appellarsi per il proprio codice morale, chi è ateo costruisce la propria moralità basandosi sugli insegnamenti ricevuti o recepiti. 
A qualunque delle due categorie a cui tu appartenga due cose ti sono chiare, perché valgono per la gran parte degli esseri umani che hanno un cuore: Non si ruba e non si uccide. 
Questo perlomeno è ciò che si vorrebbe pensare generalizzando sulla natura delle persone, purtroppo però sappiamo che ad oggi, per molti è difficile mantenere questa condotta morale. Inoltre i misfatti non sono solamente omicidi e rapine, ma anche stupri e maltrattamenti sotto diverse forme. Certo, non si uccide il corpo ma appena la vittima viene corrotta da queste azioni, sono sicuro che sia la sua anima a rimanerne uccisa, e così , perdendo ciò che stabilisce l'emotività, anche questa persona sarà facilmente capace di pensare o svolgere a sua volta azioni altrettanto... impure.

mercoledì 9 marzo 2016

I 1000 e 1 giorno da Senile. (Parte 2a)


Ogni giorno la stessa minestra, di fatto e non.
Le giornate parevano non evolversi più, incitavano la monotonia del giorno seguente e di quello dopo ancora.
Nulla sopravviveva alla logorazione mentale di questo stallo, persino gli infermieri lasciavano trasparire segni di cedimento in taluni momenti: Alcuni si nascondevano all'uscita delle porte antincendio per fumarsi una sigaretta ogni cinque minuti, altri per una chiamata. Alcuni prendevano fin troppi caffè arrivando a fine giornata che si muovevano a scatti, come avessero la sindrome di tourette. Alcuni addirittura, avevano costruito un'insano rapporto con il loro partner di lavoro portandolo avanti più spesso di quanto probabilmente avrebbero pinciato a casa.

lunedì 7 marzo 2016

La festa della Donna. L'8 marzo.

Ciao amici, so di essere in anticipo di un giorno ma volevo esser coerente con lo schema ABABAB della pubblicazione dei post ;). 
Spero che questo speciale dedicato all'8 marzo sia apprezzato soprattutto dal gentil sesso! Grazie e buona lettura!


Esistono diverse teorie sull'evento che ha segnato la prima giornata della donna. La più conosciuta è la tragica morte di 146 operaie in una fabbrica tessile, avvenuta a New York nel lontano 8 marzo 1911, per altri comincia con la conferenza internazionale delle donne nel 1921.

sabato 5 marzo 2016

Il Lavoro. (Riflessione)


Ieri ero stufo morto. Non in quanto per la giornata faticosa ma per lo stress accumulato rimanendo a casa. Decisi di farmi un giretto in bici per le stradine interne della zona industriale, a quell'ora deserte. Il vento mi carezzava il cuoio capelluto, era una sensazione fantastica, migliore di passarsi le dita tra i capelli. Mi ossigenava . Correre in bici lasciandosi trasportare sulla scia del vento mi permetteva di lasciare a briglia sciolta tutti quei pensieri rimasti legati entro le mura di casa.
Woom! -Porc...!!!- 
Quasi persi il controllo della bici, dal movimento d'aria improvviso legato al rombo della Porche bianca e blu. Dannazione, fortuna che erano poliziotti. Ero quasi morto dallo spavento. Le cuffiette avevano coperto tutti i rumori delle fabbriche fino a quel momento, lasciandomi rimbalzare tranquillamente il cuore a ritmo di musica. Era utile per pensare, ma pericoloso per la propria incolumità. Peccato, adoravo avere del tempo con me stesso. Perchè, il solo fatto di confrontarmi con tutte le fisime ed elucubrazioni della mia testa era una grande sfida e, come in tutte le sfide, c'era bisogno di una grande concentrazione.

giovedì 3 marzo 2016

Nuvole di pensieri


"Non anche stanotte. No, Dio ti prego..!" La guancia sinistra pizzica, comincia a bruciare dando la sensazione di sentirla schiacciata da un peso invisibile contro il cuscino. Piano piano la medesima sensazione s'insinua tra le coperte lungo tutto il lato sinistro del corpo.
Del braccio poi, non ne parliamo, un arto ormai per conto suo. Potevo toccarlo, pizzicarlo e nonostante tutto non pareva appartenermi. 
-Beh se la mettiamo cosi.- Mi girai sul fianco destro lasciando cadere il braccio fuori dal letto, lentamente il sangue riprese a fluire rifuggendo la paura di un'amputazione immatura.
-Uff. No. Nemmeno questa va eh!?-
 A pancia in su, a pancia in giù.. -Eh che cavolo! - Ecco, il culo era il cuscino più morbido di sempre, certo , non potevo dormire da seduto o in piedi come i cavalli.
D'improvviso l'udito sembrò farsi più acuto , abituato a quei momenti mi mise in allarme. E lo sentii, e lo sentì tutto il corpo rabbrividendo. Spalancai finestra e balcone avendone la conferma. Gelido e sferzante il Vento scuoteva l'albicocco in cortile facendogli piangere fiori ormai appassiti , tassista involontario della tempesta muoveva velocemente nuvole che, sempre più incazzose e incalzanti, minacciavano di far sentire la loro versione con quella pioggia trasversale che mi sbatteva sul viso entrando dalla finestra..

martedì 1 marzo 2016

I 1000 e 1 giorno da Senile. (Parte 1a)


Sgabello.
Lavandino.
Salviette. ​
Avevo tutto, cominciava un'altra giornata. Ti svegliava una pillola, che prontamente fingevo d'ingoiare portando indietro la testa, spingendola invece su per una narice. 
Veniva la parte più dolorosa adesso. Cominciai a soffiare e sbuffare tenendo premuta la narice buona. -Cazzo!- Sangue misto a muco slavinarono giù dal naso prima che uscisse la dannata pasticca.
Quella routine stava costando cara al mio corpo già deturpato dalla maledizione della vecchiaia. 
Ero ben lontano dal vedermi col cazzo raggrinzito, lo controllavo ogni sera, per esser sicuro che almeno quello non avesse subito drastici cambiamenti.​
-Oh Jorghen. Ma guarda, anche in cesso stai!- Allampanato, occhi vitrei e pelle da carlino. Robbi era l'immagine della vecchiaia a cui dovevo sopravvivere, gli mancava solo la mannaia per esser la morte in zero carne e solo ossa.
Negli anni avevo imparato a controllare le mie emozioni per questo periodo ma, giuro, lui l'avrei ammazzato con le mie mani.