sabato 28 maggio 2016

1° Wlog! Il mr Hyde nascosto dallo scrittore Jekyll.

 Ciauz!
Se avete aperto questa pagina, vuol dire che vi ho incuriosito dandovi la possibilità di conoscere meglio quest'anonimo scrittore. Se vi state chiedendo: perchè non fa un video per presentarsi?(visto che i Vlog conosciuti sono per la maggiore parte cortometraggi), vi rispondo già : La mia identità deve rimanere un mistero :P almeno fino alla pubblicazione del romanzo.
E' una cosa nuovissima per me, perciò non siate troppo cattivi nel giudicare questo Vlog :P , ma lo voglio fare, rendervi partecipi della mia vita oltre la tastiera del mio pc, può essere un modo per capire la mia scrittura, il mio stile, le motivazioni che mi hanno portato ad aprire questo Blog.
Come detto dalla presentazione infatti non sono molto bravo ad interagire, almeno non attraverso i social network, nella realtà sono un tipo particolarmente estroverso, anche troppo per la maggior parte delle volte XP ma mai invasivo! Vedo invece un sacco di persone, tali blogger, youtuber o fan accaniti di FB e Twitter che riescono ad avere millanta pollici in su, smile, con dei semplici pensieri o azioni quotidiani, O.o giuro, io mi vergogno a scrivere "ciao a tutti"! (Comunque complimenti a queste persone :*, tanto di cappello.)
Sì sono problematico evidentemente, ma mi vergogno di meno ad avere la persona di fronte, bah, vammi a capire. Comunque sia non voglio tergiversare, non pettino i criceti (sai che male!( parentesi nella parentesi, mi dicono che devo sentirmi libero di essere me stesso perciò delirerò un pochettino, passatemelo.)).
Cosa faccio nella vita oltre che sbattere la testa sulla scrivania fino ad avere un idea per un post? Beh diamo un'occhiata alla mia giornata tipo.
Come tutti anche io mi sveglio (purtroppo, non so voi ma il risveglio il 99,9% delle volte implica irritazione, sì sono perennemente permaloso), la mia cagnolina , che già vi ho presentato, ha la vescica debole, ma solo a giorni, quindi la sveglia va dalle cinque e mezza alle nove del mattino. Rincoglionito come sono, e irritabile, mi prendo del tempo per stabilizzare le mie emozioni. Niente colazione quindi, ho sempre lo stomaco chiuso, porto dentro le legne in inverno, e abbevero il campo d'estate, se poi ho qualche altro lavoretto da fare ben venga, altrimenti passerei la mattinata a rimuginare sul fatto che un vero impiego ancora non l'ho trovato, vabbè. Probabilmente è l'unica cosa dell'estate che non sopporto : le giornate interminabili che danno troppe ore alla mia mente, per ricordarmi com'è la disoccupazione.
Il pranzo potrebbe essere un gran, bel, momento di relax, se mia madre non ha troppe cose di cui parlare, noi infatti non accendiamo la tele durante i pasti, non teniamo il cel vicino o qualsiasi cosa possa distrarre una conversazione in famiglia. Pare un ragionamento retrogrado per qualcuno, ma mio padre ci abituò così fin da piccoli, lui infatti ha vissuto infanzia e adolescenza in diversi collegi. Per lui il pranzo e la cena sono momenti sacri, pensate che fin da quando eravamo piccoli, io e i miei due fratelli, eravamo costretti a portare dei libri sulla testa in questi momenti, cito mio padre: Non è la testa a razzolare il piatto come i porci, è la forchetta che va alla bocca; un po' troppo duro per la mentalità di oggi ma non mi lamento, anzi, il galateo è una delle tante cose che mi sono tornate utili nella vita.
Non vi elencherò ora le varie massime che mio padre ha avuto in serbo per i sui figli, ma sicuramente ci sarà l'occasione, magari nel prossimo Vlog se questo piacerà.
Il pomeriggio è così lungo che alle volte ho paura di ritrovarmi incantato a sbavare davanti la finestra, in una forma di stasi criogenica, paura non fantasia. (è già successo:/, ehi, non per molto, forse un quarto d'ora) Mierd! Fortuna che non sono un tipo dalle ghiandole salivari prolifere. (Schifo X/). Quello che rende queste ore degne di esser vissute sono il mio grande amore, una giornata sì e una no, i miei tanti, troppi interessi e questo blog, che con molto piacere prende sempre più spazio alle mie giornate.
Dei miei interessi avevo dato una panoramica molto generale nel post di presentazione, ma volevo presentarvi un libro che in questo momento m'infoia assai: Manuale di grafologia di Piergiuseppe Mecocci. 
Vi metto l'immagine. 

Capire le persone per me è importante, per sentirmi più sicuro, non di certo per manie di controllo. Mi aiuta molto a tenere a freno pregiudizi e paranoie, prima di esprimermi verso una persona seguo i suoi movimenti, la sua scrittura, le sue reazioni a diversi momenti e solo così riesco a non sentirmi un pettegolo che deve solo dire la sua, senza conoscere realmente la persona, sì questo non è abbastanza ma il resto lo può fare solo il tempo.
Eccoci infine alla parte che preferisco: La sera.
Mi pare di risvegliarmi, mi accendo come fossi la fiaccola di Prometeo, la sera non mi stanco mai, piuttosto m'incazzo perchè a l'una di notte riesco a fare quello che "diurnamente" mi risultava impossibile. Potrei essere n vampiro, magari senza saperlo, ma sono dubbioso a riguardo: non credo nell'esistenza dei vampiri ma solo nei fantasmi, non mi nutro di sangue umano ma dalle undici di sera alle due mi vien l'appetito di un leone. Preferisco esser definito licantropo no? E' sempre una creatura notturna!
Alla fine, quando la mente mi lascia un attimo di pace, dopo minuti su minuti di gira e rigira nel letto, mi addormento.

Con questa panoramica sulla mia giornata chiudo questo primo Vlog. In quanto tale avrei dovuto raccontare cosa ho fatto oggi ma prima volevo aveste un'idea generale di me. Perciò grazie per avermi seguito, mi raccomando pollicione in su se vi è piaciuto, e commenti che mi indichino se devo continuare oppure no.
Ciauz!!!!
T. <3

giovedì 26 maggio 2016

Divoraparole nel mio blog.




Ho inventato e dato il via a quest'intervista, per scrittori come me, che desiderano conoscere i motivi per i quali i propri lettori continuano a seguirli. Questo mi, ci, permetterà di avvicinarci ai nostri amici lettori, proponendoci anche nel modo migliore a chi ancora non ci conosce.

Ecco quindi i lettori più fedeli al mio blog! ;)

Prima intervista a Cinzia autrice del blog sapore di libri. (andatelo a visitare, è un'enciclopedia di recensioni fantastiche e non solo:P!)
Cara Cinzia, t'invito a rispondere con tutta la tua sincerità a queste cinque domande che compongono l'intervista:

1° Domanda: Come sei capitata in questo blog?
Risposta: L'ho scoperto dopo aver ricevuto la richiesta di amicizia su fb dall'autore.

2° D: Il post che ha attirato la tua attenzione/che più ti piace.:
R: Complicata serenità.

3° D: Cosa ti ha fatto rimanere, rendendoti una lettrice assidua di questo blog?
R: Il feeling e le connessioni che trovo tra me e l'autore e il suo modo accattivante di scrivere.

4° D: Suggeriresti ad altri questo blog? Se si perchè?
R: Assolutamente sì. Gli argomenti trattati offrono sempre ottimi spunti di riflessione!

5° D: Cosa pensi dello stile di scrittura di questo autore:
R: Lo trovo uno stile molto introspettivo ma assolutamente non noioso, anzi particolarmente coinvolgente ed interessante.

Passiamo alla seconda intervista con Sher, collaboratrice presso la community di Arcadia lo scaffale sulla laguna. (V'invito a prendervi parte, ogni giorno ci sono moltissime iniziative divertenti per lettori e scrittori!;) )
Cara Sher, t'invito a rispondere con tutta la tua sincerità a queste cinque domande che compongono l'intervista:

1° Domanda: Come sei capitata in questo blog?
Risposta: Sono "inciampata" nel tuo blog grazie a un post su facebook in cui invitavi a leggere una tua riflessione, incuriosita ci sono entrata e ho cominciato a leggere.

2° D: Il post che ha attirato la tua attenzione/che più ti piace.:
R: Credo che sia il post riguardante la tua "città mentale". Mi sono piaciute molto le descrizioni e mi è quasi sembrato di poter girare per quella città piena di vita che rappresentava la tua mente e la tua memoria. Mi ha colpito davvero molto!

3° D: Cosa ti ha fatto rimanere, rendendoti una lettrice assidua di questo blog?
R: Credo siano stati i post e, naturalmente, il fatto che parlandoti e conoscendoti mi sono incuriosita ancora di più. Mi piace il fatto che tratti di diversi argomenti, spesso in modo giocoso e altre volte, invece, in modo molto serio, lo trovo originale perchè non rende la lettura né pesante né troppo frivola.

4° D: Suggeriresti ad altri questo blog? Se si perchè?
R: Sì, in realtà ho già passato il link ad alcuni miei amici, poi non so se loro abbiano o meno visionato qualcosa. Il perchè? Credo per lo stesso motivo per il quale lo leggo io.

5° D: Cosa pensi dello stile di scrittura di questo autore:
R: Lo stile è vario, divertente, fresco, ma anche serio e forse è una delle cose che apprezzo di più di questo blogger. Mi piace come scrive, come ho detto prima le descrizioni sono favolose in certi punti e fanno davvero vedere ciò che viene scritto cosa che, personalmente, adoro perchè trasmette molta più emozione!


E l'ultima candidata ma non per grado d'importanza, è Sabrina autrice del blog Auguriamo. (Se siete persone che amano l'hand-made fateci una capatina, vi aspettano una miriade di oggettini fantastici tutti fatti a mano. Dallo scrapbooking alla cosmesi! ;))
Cara Sabrina t'invito a rispondere con tutta la tua sincerità a queste cinque domande che compongono l'intervista:

1° Domanda: Come sei capitata in questo blog?
Risposta: Me l'ha consigliato un amico, perchè mi diceva che gli piaceva lo stile di questo scrittore. Così ho deciso di spulciare qualche post e non me ne sono più andata.

2° D: Il post che ha attirato la tua attenzione/che più ti piace.:
R: Ce ne sono diversi, ma credo che il più bello e inaspettato sia "Punti di vista". Fino all'ultimo non mi aspettavo che il protagonista fosse cieco, e mi è piaciuto molto com'è stato descritto tutto nei minimi particolari, costruendo davvero il mondo attorno a me finchè leggevo.

3° D: Cosa ti ha fatto rimanere, rendendoti una lettrice assidua di questo blog?
R: Mi piace leggere, ma mi piace che siano letture scorrevoli e inaspettate, e qui le ho trovate.

4° D: Suggeriresti ad altri questo blog? Se si perchè?
R: Certo e l'ho già fatto perchè, come dicevo prima, ci sono letture scorrevoli è non è da tutti avere questo tipo di scrittura.

5° D: Cosa pensi dello stile di scrittura di questo autore:
R: Credo sia ancora pieno di sorprese e sono curiosa di conoscerle. Mi piace in particolare il fatto che si metta in gioco per vari temi, mantenendo lo stesso carattere personale.

Grazie Cinzia, grazie Sher e grazie Sabrina, grazie a voi posso esprimere al meglio il mio stile di scrittura, sapendo cosa piace e cosa riesco a trasmettere ai miei lettori. :*
Credo di farlo per la centesima volta, ma lo faccio comunque, ringrazio voi tutte. Non solamente perchè siete presenti in questo blog, ma anche per i consigli che mi avete dato, per i confronti che abbiamo avuto dandoci la possibilità di conoscerci.
E' a dir poco fantastico leggere queste vostre parole, :D:D:D . Sì queste faccine non rendono l'idea, in questo momento non potete vedere la mia faccia, mentre leggo tutti (troppi) questi complimenti, ma vi assicuro che finora il sorriso non aveva mai toccato i lobi delle orecchie. XD
Sinceramente? Non credevo che quest'intervista mi avrebbe fatto sentire al settimo cielo come sono ora, mi ha donato una grandissima gioia e un'immensa soddisfazione nel sapere l'apprezzamento verso la mia scrittura, perchè questa, è parte di me anzi ancor meglio, sono me stesso in ogni lettera, in ogni scritto.
Spero che quest'intervista prenda il via, e passi da tutti gli scrittori perchè, quest'iniziativa è per me una grande spinta a continuare, a perseverare nella mia strada da scrittore.
E' vero di scrittori, di libri, ce ne sono un'infinità ma non importa! Io ho voi, ho il piacere di farmi conoscere attraverso emozioni scritte e questo a volte vale più di tutte le parole.

(PS. Per chi di voi desidera, può inoltrare quest'intervista ad altri scrittori, affinché possano conoscere meglio il loro blog e i loro lettori. L'unica cosa che vi chiedo è di mantenere l'immagine di questo post, in modo da identificare quest'iniziativa.)

GRAZIE.

T. <3

mercoledì 18 maggio 2016

Assordante realtà (2a parte)

Questi animali, queste scimmie, saranno pure primitive ma qualcosa mi hanno insegnato, a parte come togliersi le pulci. Mi hanno insegnato che nell' interazioni con altri simili non conta solo il "verso", la voce, anzi questa ha un peso minore rispetto alla mimica facciale, al linguaggio del corpo.
Ma tutto questo viene tralasciato dalle persone in generale, a causa dell'abitudine, della superficialità con cui interagiamo. Abbiamo dimenticato quanto sia importante capire i nostri simili studiando le loro mosse, io invece, come altri con le mie stesse "mancanze", siamo costretti ad impararlo. Pochissimi si rendono conto che è fondamentale trovare un'alternativa all'udito, alla parola, e rimangono inermi di fronte a qualsiasi situazione esterna al loro quotidiano.
Mi sento soddisfatto in qualche modo, a dispetto di tutte queste persone che mi passano davanti, ridendo o urlando, posso dire di capire molto di più loro.
Premettendo la difficoltà e il tempo che ci ho messo ad arrivare a questa conclusione, posso finalmente definire la mia situazione in due punti di vista: posso vederla come una condanna, piangermi addosso e rimanere in disparte, dove sarò trattato con sufficienza, dove la mia presenza sarà quella di un fantasma, oppure, posso reputare questa situazione come un dono.
Sorrido. Sì, un dono. E' ciò che vedo, è ciò che sento. Per questo posso affermare, di essere io ora a prendermi gioco dei bastardi che mi hanno sottomesso tutta la vita deridendo le mie incapacità.
Io sono ben più di un fantasma, vedo, ascolto, capisco e percepisco, ma lo faccio in silenzio perchè ho deciso che questa sarà la mia rivoluzione. Ho deciso di reagire a queste difficoltà trasformandole in dono, io parlo e ascolto attraverso la vista e i movimenti, altrui s'intende.
Inizialmente pensavo di cominciare a studiare il linguaggio del corpo, per dimostrare alle persone che potevo capire, ma, ben presto mi son ritrovato a godere della loro inconsapevolezza.
Se prima parlavano non considerando la mia presenza, e la cosa mi pesava, ora invece mi soddisfa, perchè mi regalano i loro segreti senza rendersene conto. Parlano ma il loro corpo, i loro occhi, raccontano una realtà diversa, non capita dalla persona che hanno di fronte, ma da me sì perchè non sono distratto dal suono della voce, io posso concentrarmi, non ho distrazioni.
Aaah cazzo, mi sento così... così potente. No, non sono perfido, ma, mi sono sentito per troppo tempo un fantasma, ora invece, mantengo questa forma solo in apparenza, perchè sono anche io parte di conversazioni , di linguaggio anche se a insaputa di tutti. Ma va bene così, questo mi soddisfa e non lo faccio per gli altri ma per me stesso, a me interessa l'indipendenza, l'indipendenza dalle stupide persone che mi reputano incapace di fare queste o quelle cose.
E anche oggi per me è giunto il momento di tornare a casa, ho avuto il mio momento di relax rimanendo a guardare queste scimmie ora, dovrò vederne delle altre, anche domani, e dopodomani ma non lo farò più passivamente, e sarò sempre un passo avanti di quelli che credono di valere di più.

T. <3

lunedì 16 maggio 2016

Complicata serenità.

Mi rendo conto della mia stupidità, mi rendo conto di esser testardo e che questa mia inconsapevole paura me paralizzi su ogni fronte.
Ogni giorno ho la possibilità di scoprirmi, di vedere ciò che finora mi tenevo nascosto involontariamente: ho paura, una grande paura.
E non parlo della paura dell'altezza, dei ragni o di qualsiasi altro oggetto fisico voi possiate immaginare, no.
Ho paura di esser felice.
Sono un cretino, lo so, ma da un pò mi solletica il pensiero, anzi l'immagine, di una famiglia, con un lavoro stabile , una vita semplice, con una moglie che mi ama fin nel profondo, e in quest'immagine provo anche l'emozione più bella : la felicità.
L'eco di questa felicità mi fa rabbrividire. Ma perché se l'ho desiderata finora??
Crescendo avevo capito che il passo più grande da fare se si voleva raggiungere l'indipendenza, fosse prendersi le proprie responsabilità, e questo mi ha sempre terrorizzato, vivevo nel timore di deludere le aspettative altrui. Ritengo forse che anche questa felicità sia un onere? Non dovrei sentirmi così sebbene pensandoci, inconsciamente mi spaventa la responsabilità di mantenere viva questa felicità con l'andare del tempo.
No, la paura mi percuote anche al pensiero di concretizzare questo pensiero felice, perché sebbene sia l'inizio di qualcosa di meraviglioso rappresenta anche la fine del sogno, e si sa, la realtà non è ciò che ti aspettavi sognandola.
L'immagine, l'idea di qualcosa di così bello , di così felice è come un'implosione nella mia testa di mille e mille suoni, luci e colori. Così forti che rimango accecato, stordito e mi risulta difficile capire quale sia la giusta via da prendere, da percorrere per realizzare quest'idea. Perché nonostante la mia paura voglio che diventi reale. Lo desidero con tutto il cuore.
Rimango come imbalsamato, arrivando persino a chiedermi se quell'obiettivo così semplice e felice sia la cosa giusta per me, se mai ci potrò arrivare, sfioro di così poco l'orlo dell'assurdità presumendo che questo pensiero felice davvero faccia parte di me.
Questo pensiero è forse un semplice desiderio trasmessomi da qualcun' altro? Come quando una persona mi parla di un suo progetto, e lo fa con il cuore, la sua voce s'accende e s'assotiglia per l'emozione quando e io, a mia volta, vedendo che questo pensiero la rende felice, lo faccio mio.
Non, non può essere così, sento che mi appartiene, solo, quello che mi fa arrivare a questi pensieri è l'ombra del mio passato, così grande da proiettarsi nel mio futuro. Come un'onda anomala che m'insegue, so che è dietro e conosco la sua immensità guardando la sua ombra precedermi, ho paura che travolga non solo me, ma anche le persone coinvolte in quell'immagine di felicità.
Ma non posso andare avanti così, fino a prova contraria ho le palle, e mio nonno diceva che non servono solo per essere scosse quand'era il momento. Devo abbattere i muri nella mia testa, perchè non fanno altro che sbiadire i vivaci colori di questa felice dipinto.
Darò tutto me stesso per concretizzare questo sogno, perché la semplicità è qualcosa che per me è sempre stato sfuggevole ma ora ne ho bisogno. Ho bisogno di sentirmi tranquillo, amato, semplice. Affronterò la paura più grande un po' per volta: deludere le persone che ho accanto. E questo lo farò mano nella mano con questa felicità promessa, a guarderò negli occhi e accetterò il suo amore donandole incondizionata fedeltà.

T. <3


mercoledì 11 maggio 2016

Assordante Realtà. (1a Parte.)

Fin da quando io ne abbia memoria, ho sempre odiato le scimmie. Le scimmie e il loro scimmiottare. Andavamo allo zoo con la scuola e, davanti la gabbia di questi primitivi i miei compagni mi additavano ridacchiando.
Sì proprio non potevo soffrire quegli stupidissimi animali, sarà per il loro verso che ricordava tanto il mio, ma che ci potevo fare se ero nato così. Io non potevo più sentirmi oramai, ma ricordo da piccolo quei suoni sgraziati che mi uscivano dalla bocca, assomigliavo tanto a una scimmia, per questo ora evitavo completamente di provare a parlare, e menomale oserei dire, che nemmeno potevo sentire le offese che mi venivano fatte. Aver perso totalmente anche l'udito nell'età in cui, normalmente, i bambini cominciano a parlare, è stata quasi una benedizione più che una sfiga.
Ora però ho sedici anni, sono alle superiori e tutto pare mille volte più complicato di prima.

lunedì 9 maggio 2016

Voltaire. Utopia tragicomica.

C'è stato un tempo in cui gli ideali scuotevano le masse, invogliavano le persona a credere ad uno scopo sociale e collettivo, ora però anche il solo provare a realizzare in minima parte suddetti ideali diventa difficile.
Oggi voglio esprimere il mio pensiero riguardo un'ideologia che ho ritrovato leggendo alcuni libri di storia, partendo da una nozione appunto storica. Sicuramente tutti voi conoscerete il caro, vecchio Voltaire, in due parole, scrittore, filosofo , drammaturgo e via andando del Diciottesimo secolo. Ebbene quest'uomo riporta una frase che rimane tutt'ora in vigore, almeno sulla carta : la legge dev'essere chiara, uniforme e precisa. 
Appena ho letto questa frase son scoppiato a ridere, insomma dai! Utilizzata così spesso dai tribunali e in politica ha assunto un significato totalmente diverso che può passare benissimo per un'utopia, anzi, sono sicuro che vadano cosi a braccetto queste parole, che bisognerebbe inserirle nelle enciclopedie come un'unica frase: L'utopica ideologia di una legge chiara e precisa. Ecco, questa frase completa l'immagine della realtà .

mercoledì 4 maggio 2016

Innocente fanciullezza.

Ve lo ricordate quando eravate bambini!? Io no sinceramente, e a dirla tutta non voglio rivivere la mia infanza e tantomeno la mia adolescenza, ma in questi giorni, mi son preso un'impegno che mi ha messo di fronte a quei tempi andati. Per volontariato mi occupo della mostra del libro nella mia cittadina, é una mostra dedicata alle scuole elementari e medie.
Devo anticipare che i bambini mi hanno sempre fatto una certa paura, non so se sia una fisima personale che mi porto avanti da quell'età, non che fossi maltrattato o cosa ma ci sono diversi tipo di bambini: i capobranco scalmanati, gli sfigatelli presi in giro dai compagni e infine i lupetti solitari, ecco, io ero uno di quest'ultimi. E come tale vivevo la mia vita senza capire le meccaniche degli altri gruppi, mi isolato, non provavo alcun interesse o curiosità al vederli ridere o piangere, ma in questi giorni, quella curiosità mi ha colpito. 

domenica 1 maggio 2016

Scilla...

Non so voi, ma io, sono uno di quelli che starebbe sveglio fino alle tre di notte e oltre ogni giorno, l'unico problema è che poi svegliarsi è un grandissimo e fastidioso problema. Mi sembra di non aver mai dormito abbastanza e quando mi alzo, sono irritabile, devo fumarmi la mia cicchetta, bermi il caffè e poi mi ripiglio e sono in grado di rispondere senza essere uno stronzo.