domenica 26 giugno 2016

2°Wlog! Irlandando!

Porca miseria! Quando ancora ero a casa pensavo: "Dai che una volta in Irlanda scrivo almeno 4 post la settimana!". EEEhhhh si col ca**o!!!!
Ok il posto è bellissimo e la gente è fantastica ma mi sono preso un virus irlandese davvero pazzesco. -.-" Son proprio sfigato. Nausea i primi due giorni con conati, (Pare di soffrire il mal di mare in barca, non capivo una cippa di quel che vedevo e chiudere gli occhi non era contemplato altrimenti sboccavo sicuro perchè sentivo lo stomaco volare su e giù.) emicrania il terzo giorno, (Pensavo di esser tornato alla normalità visto che soffro normalmente di emicrania, ma invece no!.) infine quarto e quinto giorno febbre alta con un bestiale raffreddore che a tutt'ora (Dopo una settimana) mi porto dietro!!

Dannazione una rottura di cui non avete idea, soprattutto vedere che i bimbi a cui faccio da au-pair in un paio di giorni si ristabiliscono. Si ma, mannaggia a loro, si soffiano il naso con la carta da culo che lasciano in giro per la casa, pavimento, mensole, lavandino, tutta la casa è una coltura batterica ma se la prende solo il sottoscritto che non ch'à 'na sega di anticorpi irlandesi! -.-''
Ma lasciamo stare, sono qui per raccontarvi in questo Vlog la settimana di post fumata.
Sono davvero felice della scelta che o preso, di aver attraversato le nuvole per arrivare qui, in Irlanda. Non credevo sarei stato così in culo al mondo, lo devo ammettere, le case son distanti mezzo km l'una dall'altra e il paesino più vicino è a una decina di km, mi sono trovato davvero spaesato inizialmente ma poi ho capito che se non trovavo un po di pace per scrivere qui do' cazzo la trovo??!!.
In fondo non è così male, quello che davvero ti fa compagnia sono i magnifici paesaggi di cui puoi godere in ogni momento: spiagge stupende dalla sabbia bianca e bagnasciuga infinito, scogliere altissime dove sussulta il core ogni volta che vi s'infrange un'onda mentre tu stai lì, sopra la rupe, accanto a un bellissimo castello medievale.... Ah, consiglio vivamente questo posto a chi ama il gotico, hanno dei cimiteri fantastici e qui a quanto pare esistono solo corvi O.o!!
Corvi enormi che non hanno paura nemmeno se gli vai vicino, e giuro, ieri che sono stato in questo monastero abbandonato, pieno di antiche tombe celtiche, con i corvi posati sopra, ho desiderato per la prima volta raccontare qualcosa di solito al di fuori dei miei generi. Rabbrividisco al solo ricordo, ma è stato davvero stupendo. (Vedi foto).
Devo riprendermi da questa brutta settimana, lavorare in casa e star dietro ai bimbi quando sei malato è davvero pesante. Dopo due settimane di convivenza con questa famiglia scopro che non mangiano abbastanza per i miei, ma credo anzi, per tutti gli standard italiani. Fanno solo la colazione con abbondante porridge, saltano il pranzo e cenano con un panino o un primo :/ azz! Da quando sono arrivato credo d'avergli fatto fuori na buona scorta di cibo, vabbè, fortuna che esiste un lidl qui e posso prendermi la roba che voglio a basso costo. Basso si fa per dire, visto che comunque un sacchetto di fonzies tarocchi costan 2 euro (60 cent da  noi).
Oggi finalmente mi son preso il mio giorno libero, dal lavoro e dalla malattia :P. Sono stato a Castlebar che dista tipo una trentina di km da dove sto io, il problema era come arrivarci, che dire gli irlandesi sono molto più disponibili di noi! ( Vabbè che qui la malavita non esiste.) Ho fatto il mio primo "Pechino Express!" XD: L'autostop!!. E' stato davvero strano ma le persone qui son davvero gentili, se incontri uno sconosciuto per strada non ti saluta e basta ma ti chiede addirittura come stai O.o . Le città son davvero piccole per noi italiani abituati alle grandi metropoli, ma hanno negozi da noi introvabili: sweetshop, scrapbooking, libraronly e molto altro. Ora che finalmente ho preso un po d'aria e visto tutte queste cose sono pronto a rimettermi in gioco e continuare a scrivere tantissime altre storie!
Mi preparo un bel panino onto e poi vado già a nanna come le galline, che sono stufo morto . Vi aspetto <3.
T.

venerdì 17 giugno 2016

In solitaria.

Sono un solitario, questa vita è solitaria. Anzi sarebbe meglio dire, devo sentirmi solo con i miei pensieri per poterli carpire e capire, per poterli trasformare per voi in immagini e parole. Questo luogo lo consiglio ad ogni scrittore, è un luogo dai mille verdi, che rispecchiano le mille e mozioni che ognuno di noi prova quando scrive, quando racconta.
Ogni racconto è diverso, ogni qualvolta si voglia includere il lettore nei propri scritti bisogna esprimerli al meglio e per far questo bisogna esser capaci di vedere con chiarezza le proprie emozioni, da cosa scaturiscono, come si evolvono e cosa comportano.
Non ho mai apprezzato tanto le colline, il verde infinito dei prati, il vento sulla brughiera, non li ho mai aprezzati come ho fatto finora.
Perchè? Perchè avevo bisogno di essere in spazi confusionali, pieni di gente per trovare ispirazione dagli altri ma, così facendo, ho sempre sottovalutato le capacità di uno scrittore. Perchè la vera scrittura, quella che rapisce cuore e mente viene dal profondo di chi impugna quella penna.
La penna ragazzi, oh la penna che oramai è diventata tastiera. Le mani volano su essa quando ti ritrovi in mezzo al nulla, e pare che tutto il tuo essere, abbia talmente ante cose da dirti che ti sembra di ascoltarlo per la prima volta.
Il mio io.
Mi parla del mare, del profondo e infinito blu. Mi parla del cuore, del profondo e infinito buio sul quale viene lasciato, finchè non lo faccio riemergere. Mi ascolto e trabocco di idee, di pergamene già scritte che mi fanno sorridere al solo pensiero di vederle realizzate. Non credevo, ma è davvero liberatorio sentirsi solo, non avere confusione attorno a sè nonostante si possa incappare nel problema più grande della solitudine:La paura.
La paura di confrontarsi finalmente con se stessi, la paura di scoprirsi. La paura di esser chiari una volta per tu
tte almeno con noi stessi, su quello che vogliamo, su quali siano i nostri ideali. Scopro quindi che per rimanere soli, per lasciarsi trasportare e saper scrivere davvero, bisogna esser sinceri per non spaventarsi scoprendo cose di noi che non avremmo mai detto, per non farci intaccare da giudizi e pregiudizi.
E qui mi fermo perchè andrei sul personale, ma questa, dev'essere solamente una riflessione.
T. <3

lunedì 13 giugno 2016

Malinconica libertà.


Sono felice, sono libero.
La parte più divertente sta in questa libertà, che quando la cerchi ma non la trovi pensi: che due palle appena sarò tranquillo riuscirò a fare talmente tante cose che non saprò da dove cominciare. 
Beh Taddeo, segna sul taccuino che non è proprio così che funziona.
Come dicevo ora sono libero, il fatto è che la cosa è talmente strana e nuova che mi sento un pò perso. Scopro che la quotidianità oltre ad essere un'enorme rottura di palle un pregio ce l'ha: essere un ancora. Un'ancora che ti permette comunque di sentirti a tuo agio pochè conosci i tuoi tempi, i tuoi limiti e i tuoi affari, ma questa, appena ottenuta la libertà, si può trasformare anche in un difetto, presentandosi come un'ancora fortemente aggrappata al terreno della tua esistenza da non lasciarti andare avanti, da non lasciarti cominciare da zero.
Perchè sì è proprio questo che si cerca nella libertà; la possibilità di cominciare una nuova vita, o comunque cambiarla in meglio, con le proprie decisioni, i  propri tempi e tutto ciò che segue. 
Ora mi ritrovo qui, in mezzo al nulla si può dire, e sono talmente in pace con me stesso che rimarrei fermo a non far niente, perchè non so proprio da dove cominciare, perchè questa libertà è talmente nuova da sembrare vuota.
La libertà dal vuoto colmabile, che al momento è difficile riempire e mi mette ansia, paura. Ma non voglio viverla così, non voglio crearmi una nuova serie di abitudini e quotidianità perchè continuerei a rimanere un sedentario, mentre la mente è continuamente allla ricerca di nuovi stimoli. Anche il mio cervello, il mio istinto e tutto il mio lato astratto deve nutrirsi, non posso continuare a rimaner fermo allo stesso "STOP" di sempre e voltare ogni volta per la medesima strada.
Cosa mi pferma? La paura di vedere finalmente la nuova strada da percorrere al di là di quell'usurato "STOP", perciò butto via questa malinconia e cerco l'ispirazione che mi ha portato in questo posto sapendo che, casa è solo una, e questo luogo altro non è che una tappa da raccontare, da serbare nel cuore.

T. <3

martedì 7 giugno 2016

Correre per sopravvivere.

Un piede dopo l'altro e il corpo trema. Sento l'attrito dei miei passi contro il cemento, ascolto i muscoli delle gambe tendersi e rilassarsi subitamente per lo sforzo. Respiro a pieni polmoni con le goccioline di sudore che scendono lentamente dal petto e dalla schiena, il cuore pompa il sangue a una velocità estrema mentre le cellule respirano assecondando il suo ritmo. Il mio ritmo.
Scelgo io quanto correre, quanto veloce e in che direzione andare. Mentre il fisico è stremato la mia mente si rilassa, respira. Potete pensare che sia matto, ma, decidere letteralmente dove mettere i piedi mi aiuta a farlo anche metaforicamente.
Correre non è semplice, molto spesso mi sento debole, stanco oppure svogliato e non mi viene voglia di far proprio na cippa, ma so che, quando corro mi libero. Il corpo non rilascia solo tossine, lascia scorrere fin sulla terra che calpesto lo stress della giornata e questo, mi permette di vivere la più grande emozione che credo di avere, che credo tutti gli uomini abbiano.
Riuscire ad ascoltare ogni parte del proprio corpo, sentire che sei vivo, ti fa sentire in qualche modo invincibile, ti sembra di poter affrontare qualsiasi cosa.
Nella vita bisogna correre perchè il tempo non ci aspetta, e sì, è proprio tiranno. Il tempo non ci aspetta e accade molto spesso di sentire il bisogno di fare una pausa, a riflettere sul cosa fare e come farlo, oppure si è bloccati da qualche ostacolo magari non desiderato, che ci si para davanti con irruenza.
Non sopporto gli inconvenienti, e ancor più non sopporto vedermi maggiormente lento rispetto agli altri, ci son delle volte che mi pare di andare al rallenty mentre le persone raggiungono il loro obiettivo alla mo' di Flash. Forse correre fisicamente mi da l'idea di essere in qualche modo più veloce, di arrivare prima alla meta perchè si, effettivamente sono fatto per gli sport, ma forse il problema è proprio questo.
Forse il mio problema, la mia lentezza nel proseguire con la vita viene, dalla consapevolezza che esistono gli ostacoli, che non posso decidere i miei tempi, che non posso obbligare un felice obbiettivo a presentarsi gratuitamente a mio cospetto. Sono proprio queste consapevolezze a bloccarmi dando vita a mille paranoie, portando i miei passi ad essere sempre più difficili e pesanti come se sprofondassi su sabbie mobili.
E che fare allora? Continuo a correre, finché le gambe non cedono, finché il respiro non si fa corto e non desidero un sorso d'acqua. Corro finché i pensieri non vengono inibiti dallo sfinimento fisico, in quel momento, a mente vuota, tutto sarà così sfocato, che non riuscirò a distinguere chi andrà più veloce e chi piano, solo allora avrò la parvenza di essere al pari degli altri.

mercoledì 1 giugno 2016

La storia del piccolo gigante Angelo buono. ( Volume 1, collana "Dolci Sogni")

E' finalmente online a soli 0,99 USD la mia prima favola per bambini, con protagonista il gigante Angelo Buono, il quale per tutto il seguito dei racconti desidera
l'amicizia degli esseri umani. Questo racconto fa parte della collana "Dolci Sogni) realizzato da Un Viale Alberato autore di un blog di scrittura: unvialealberato.blogspot.it
https://www.amazon.it/storia-piccolo-gigante-Angelo-buono-ebook/dp/B01GENB4QA/ref=sr_1_1?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1464773143&sr=1-1&keywords=la+storia+del+piccolo+gigante+angelo+buono