C'era
una volta uno scrittore, e tra le parole del suo scritto correva
veloce ed invisibile un punto, che si fermava ogni volta in cui lo
scrittore doveva cambiare argomento o fare una lunga pausa, solo in
quei momenti tornava visibile. In tutto quel fiume di parole il punto
si sentiva solo, a volte abbandonato e spesso non sapeva dove stare.
Di solito stava tra una frase e l'altra ma, in quelle frasi potevano
esserci decine o centinaia di parole: uno spazio per prendere un
respiro davvero non c'era. Lo scrittore non poteva di sicuro
descrivere un oggetto o una persona facendo una lista della spesa con
gli aggettivi! Come fare!? Come fare?
Sono Taddeo e vi dò il benvenuto in un mondo di pensieri e parole sul quale potersi intrattenere. Leggere, discutere e fare nuove conoscenze.. questo è il nostro salotto!
venerdì 31 marzo 2017
martedì 28 marzo 2017
ToWriters.10 Perché scegliere (ancora una volta) il formato ebook.
Voi
lo sapete, io sono un inguaribile romanticone perciò, con questo
titolo, sicuramente non voglio sminuire il formato cartaceo anzi, per
chi come me snifferebbe la carta ogni volta che apre il libro,
purtroppo e forse no, sta prendendo piede l'utilizzo di libri in
formato elettronico.
Adoro
avere vecchi volumi , vecchi libri o anche i nuovi libri in formato
cartaceo, ma ci sono dei limiti a questo formato, limiti che superano
di gran lunga buon odore della carta.
Questo è il secondo post in cui parlo di ebook per sostenere la scelta di tutti quelli che come me, per cause di forza maggiore ( economiche) fanno la scelta di pubblicare online, come self publisher. Questo è il più importante vantaggio di tutti e comporta ovviamente anche minor spreco di carta . Voglio cominciare a parlarvi di questo formato e dei suoi vantaggi, come autori e come lettori, e come persone bisognose di interazioni, attraverso una curiosità : Anthony Zuiker nel settembre del 2009 pubblicò un libro dal titolo Dark origins, che include spezzoni di filmato accessibili in rete attraverso i codici scritti nel suo libro in formato cartaceo. E' uno dei primi esempi dell'utilizzo dei canali multimediali con le prime forme di ebook. Da allora fino ad ora, il testo continua a costituire la parte più importante, la colonna portante dello scritto; il quale però viene integrato con contenuti multimediali come link, immagini, oppure ancora condivisioni.
Un altro esempio possiamo ritrovarlo nella figura di Theodore Grey, un divulgatore scientifico che creò per l'iPad un libro di chimica totalmente interattivo. Trattasi di una tavola periodica sul quale ogni elemento che veniva toccato dall'utente, si trasformava; si poteva manipolare e visualizzare poi in 3D.
Questo per esporre un'altra grande differenza tra il formato elettronico e il formato cartaceo: l'interazione che il lettore può avere con il nostro link con il nostro ebook .
Questo è il secondo post in cui parlo di ebook per sostenere la scelta di tutti quelli che come me, per cause di forza maggiore ( economiche) fanno la scelta di pubblicare online, come self publisher. Questo è il più importante vantaggio di tutti e comporta ovviamente anche minor spreco di carta . Voglio cominciare a parlarvi di questo formato e dei suoi vantaggi, come autori e come lettori, e come persone bisognose di interazioni, attraverso una curiosità : Anthony Zuiker nel settembre del 2009 pubblicò un libro dal titolo Dark origins, che include spezzoni di filmato accessibili in rete attraverso i codici scritti nel suo libro in formato cartaceo. E' uno dei primi esempi dell'utilizzo dei canali multimediali con le prime forme di ebook. Da allora fino ad ora, il testo continua a costituire la parte più importante, la colonna portante dello scritto; il quale però viene integrato con contenuti multimediali come link, immagini, oppure ancora condivisioni.
Un altro esempio possiamo ritrovarlo nella figura di Theodore Grey, un divulgatore scientifico che creò per l'iPad un libro di chimica totalmente interattivo. Trattasi di una tavola periodica sul quale ogni elemento che veniva toccato dall'utente, si trasformava; si poteva manipolare e visualizzare poi in 3D.
Questo per esporre un'altra grande differenza tra il formato elettronico e il formato cartaceo: l'interazione che il lettore può avere con il nostro link con il nostro ebook .
Sarà
ancora più semplice attraverso le interazioni di diverso tipo, far
sì che il lettore si senta parte della nostra storia e possa
condividerla come una propria esperienza personale.
Posso
anche quindi considerare gli ebook come una sorta di messaggio,
dall'autore al lettore, in una specie d' interazione social come
Facebook, con la differenza che questo messaggio sarà molto più
lungo con un senso e un intreccio molto più complicato. Un messaggio
che ti può emozionare, che ti può toccare nel profondo, che ti
impaurisce, che ti mette soggezione, o che al contrario, ti fa
addirittura piangere per la sua dolcezza.
Per
questi motivi hai l'opportunità di tenerlo sempre con te, di
portarlo in giro, di leggerlo e rileggerlo dove, come e quando vuoi :
in autobus, al bar, a ricreazione, nei momenti buchi di lavoro o in
qualsiasi altro momento della tua giornata in cui ti annoi e hai
bisogno di cibo per la mente; e se non hai l'ebook reader non
importa, ci sono i tablet o l'iPad ,e se non hai nemmeno questi non
disperarti perché ci sono i cellulari e l'ebook è può essere letto
su tutti questi dispositivi.
Un'altra cosa che mi mancherebbe leggendo un ebook piuttosto che il formato cartaceo, è di poter apporre il segnalibro perché io odio perdere la pagina. Il fatto è che pur non essendo tangibile, anche nell' ebook puoi inserire il tuo segnalibro, anzi ormai, gli e-reader lo fanno in automatico riportandoti alla pagina in cui eri arrivato. Semplice no?!
Un'altra cosa che mi mancherebbe leggendo un ebook piuttosto che il formato cartaceo, è di poter apporre il segnalibro perché io odio perdere la pagina. Il fatto è che pur non essendo tangibile, anche nell' ebook puoi inserire il tuo segnalibro, anzi ormai, gli e-reader lo fanno in automatico riportandoti alla pagina in cui eri arrivato. Semplice no?!
Ma
non è l'unica semplificazione. Infatti un'altra cosa che non
sopporto, (mamma mia quante sono XD) è rovinare i libri con le
sottolineature, una cosa per me di grande sconforto visto che tanti
passi mi piacerebbe ricordarli; beh con un ebook puoi sottolineare
tutto ciò che vuoi, per di più senza rovinare niente.
La tecnologia non si è fermata questo. Ora ci è possibile decidere di condividere le nostre sottolineature e momenti preferiti dello scritto attraverso Facebook Twitter, o qualsiasi altra piattaforma di social, inoltre possiamo vedere in tempo reale, le sottolineature di tutti gli altri lettori dello stesso racconto. Inoltre, in un futuro prossimo, molto ,molto vicino a noi, ci sarà anche la possibilità di interagire attraverso dialoghi popoup in tempo reale, per discutere di uno di questi passi da noi sottolineati, con tutti coloro che lo stanno leggendo in quel momento.
La tecnologia non si è fermata questo. Ora ci è possibile decidere di condividere le nostre sottolineature e momenti preferiti dello scritto attraverso Facebook Twitter, o qualsiasi altra piattaforma di social, inoltre possiamo vedere in tempo reale, le sottolineature di tutti gli altri lettori dello stesso racconto. Inoltre, in un futuro prossimo, molto ,molto vicino a noi, ci sarà anche la possibilità di interagire attraverso dialoghi popoup in tempo reale, per discutere di uno di questi passi da noi sottolineati, con tutti coloro che lo stanno leggendo in quel momento.
Il
libro non è più solo un momento solitario di relax o di curiosità,
certo lo può essere ancora ma la decisione è soggettiva, questi
momenti infatti potranno anche essere condivisi e lo trovo un utile
metodo per far tornare moltissima gente a leggere, ad acculturarsi,
perché ultimamente la lettura viene vista forse come un rito di
passaggio per i giovani, o come momenti di relax che nessuno crede di
poter avere perché troppo impegnato nella vita.... ma la lettura è
una cosa che si può assaporare in ogni momento della giornata, e
bisognerebbe sempre prendersi almeno mezz'oretta per leggere perché
ogni tanto, fa bene dar da mangiare anche alla nostra mente piuttosto
che solamente al nostro alla nostra pancia
.
T.<3
venerdì 24 marzo 2017
Marzo, personificazione di Marte.
Lo sapevate che
Marzo è, per l'antico calendario romano, il primo mese dell'anno?!
Beh, sappiate anche che è un gran frignone. Il mese più capriccioso
e volubile di tutti.
Nasce proprio
come frutto di un capriccio. Ma andiamo per ordine.
V'erano, un tempo
molto lontano, esseri divini che tutti noi abbiamo sentito nominare
almeno una volta. Giunone e Giove facevano parte di questi, ma,
possiamo supporre che appartenessero alla casta più "pura"
di questi Dei. Una purezza, che si sa, si perde facilmente con la
gelosia di mezzo.
Giove infatti da
vita ad una nuova creatura divina :Minerva. Questo è per Giunone un
enorme affronto, che controbatte creando Marte. La personificazione
di questo mese.
martedì 21 marzo 2017
ToWriters.9. L'obiettivo e la sua realizzazione.
Con questo post
voglio trattare gli strumenti che l'autore deve ASSOLUTAMENTE utilizzare per arrivare al finale del proprio romanzo, in maniera
completa , ponderata e pensata in ogni dettaglio.
Questi strumenti
non sono altro che un insieme di fattori che già coesistono
all'interno di uno scritto; i personaggi con le loro azioni, il luogo
, il tempo e lo spazio di cui parlavamo nel precedente post, la
scelta della persona (prima o terza), insomma, la totale struttura
narrativa di ciò che vogliamo scrivere.
L'insieme di
questi strumenti è definibile come : strategia dell'autore. La
strategia è la linea d'azione che ci guiderà , nel mentre della
scrittura, a fare le scelte giuste per rimanere coerenti ed ottenere
un buon risultato a livello narrativo e di credibilità. Dico questo
poichè spesso si confonde l'originalità di una storia o la capacità
di scrivere, con la credibilità che si arriva a dare al lettore, e
questa è ovviamente importantissima!
Un chiaro
esempio: Decidiamo di scrivere un romanzo partendo però in quarta,
come carri armati e come non ci fosse un domani. Le prima 50 pagine
saranno un concentrato di pensieri e azioni svolte in uno sfondo e
con una scrittura comica, le seguenti pagine invece saranno
completamente diverse, dando l'idea di un romance drammatico. Ecco,
da questo esempio, possiamo dedurre che tutto ciò al lettore
scombinerà la storia, in quanto, ognuno del nostro pubblico
dall'inizio del nostro scritto, creerà un legame con esso (Spesso
coincidente con la soggettiva realtà) , tale legame NON PUO' E NON
DEV'ESSERE SPEZZATO.
Arrivando al
dunque, come creiamo e manteniamo la coesione degli strumenti
attuando così una strategia?
Prima di tutto
bisognerà stabilire un principio a cui ci atterremo lungo tutto il
percorso di scrittura, ovvero, qual'è il senso che vogliamo far
avere al nostro pubblico e quali parametri utilizzeremo. Per
chiarire: se decideremo d'essere ironicamente contraddittori dovremmo
esserlo fino alla fine, così come se si tratta di un romanzo
storico, non possiamo passare da un racconto in prima persona ad un
documentario scritto.
Ogni elemento
narrativo quindi dev'essere basato sul nostro principio di sfondo,
fino al raggiungimento dello scopo. E questo permette di arrivare al
secondo punto della questione: La coesione degli elementi.
Tale collante
altro non è che la logica espressa nel nostro scritto. Decidiamo di
raccontare in prima o in terza persona? Dando quale tono alla vicenda
e come mescolo gli eventi all'interno del romanzo? Perchè mescolarli
in tal modo piuttosto che nell'altro? Il collante possiamo
trasferirlo su carta come personale mappa concettuale. Uno strumento
che ci sarà inizialmente, davvero di grandissimo aiuto.
Detto questo c'è
da sottolineare che, molto spesso, durante la stesura di un racconto,
nuove idee ci sembrano andar ancora meglio, la creatività galoppa e
nuove figure vorrebbero entrare in gioco! Beh, queste non vanno mai
messe da parte solamente perchè ho già la mia traccia, anzi la
creatività e la flessibilità per uno scrittore sono
importantissime; quindi non dobbiamo far altro che trovare il legame
giusto, nel senso di coerenza , e aggiungere.
giovedì 16 marzo 2017
Tanti Auguri, Buon 1° anniversario UnVialeAlberato!!!
Questo bebè
inaspettatamente compie un anno. Dico inaspettatamente, perchè mi
pare sia nato da appena qualche mese. Non credevo il mio interesse,
la mia passione si approfondissero e si sviluppassero fino a tal
punto.
Nel Marzo 2016,
con il primo post, dò vita a questo mio piccolo blog, il salotto di
lettura, scrittura e pensieri a confronto, come lo chiamo io.
Questo metaforico
luogo di rifugio mi ha regalato moltissime emozioni, soddisfazioni e
anche insolite ma belle amicizie.
Ho imparato
moltissimo sul mondo della scrittura, documentandomi personalmente e
, prestando attenzione ai consigli di altri piccoli autori come me.
Mi sono avvicinato al mondo del self-publishing con maggior
sicurezza, grazie al supporto di chi aveva già affrontato la
situazione.
Ancor di più ho
capito l'importanza non solo di dimostrare il proprio valore come
scrittore ma anche d'integrare questo con il confronto. Tra i social
si può vedere quanto l'arrampicata in questo mondo, per alcuni,
valga talmente tanto da non aver remore nel segare le gambe agli
ultimi arrivati, ma voglio dir loro una cosa a questo proposito:
Fanno il loro sbaglio più grande. Non volendo confrontarsi con
questi nuovi autori, ammettono la possibilità di non essere davvero
in grado di scrivere bene, ammettono di non farlo per passione ma per
il dio denaro, ammettono la loro esigua se non nulla originalità , e
non fanno altro che alimentare il dubbio sulla loro integrità
morale.
Come lettore
queste cose non ti riguardano , non gli dai peso, è quando cominci a
metterti in gioco che il circo comincia. E tra saltimbanchi, clown e
giocolieri, tigri ed elefanti, tu, ultimo arrivato, come un nuovo
piccolo animale devi farti strada. Attenzione perchè se riesci ad
essere originale porti con te un nuovo odore, scombinando così la
morale degli "anziani del circo".
Chiedo perdono
per questa breve riflessione, non voleva essere un pessimismo e
nemmeno un segnale d'arresto per chi volesse cominciare a scrivere,
anzi, voglio sia interpretato come indicazione.
Questo blog mi ha
insegnato quindi, in primis, ad essere sempre me stesso, a migliorare
certo, ma soprattutto a mantenere la certezza di scrivere con un mio
stile, di non scopiazzare per paura di non riuscire. Mi ha insegnato
ad essere sincero, con chi mi legge quanto con chi mi snobba. Voglio
ricordiate che il meglio è spesso nascosto dietro una cortina d
pettegolezzi dettati dalla gelosia, o soprattutto dall'ignoranza.
Così , per caso, grazie a questa mia esperienza conobbi delle
scrittrici/ scrittori, che son sicuro faranno strada e regaleranno
alla letteratura dei bellissimi scritti.
Ho sempre cercato
di dare tutti i consigli sicuri che posso dispensare, senza mai
chiedere qualcosa in cambio, senza aspettarmi devozione o
incondizionato aiuto, a volte ne sono rimasto scottato, altre invece
piacevolmente soddisfatto.
Per tutto questo,
so che la scelta di aprire un blog, si è rivelata fondamentale per
la mia crescita come autore, e per questo motivo invito tutti gli
"scrittori nascosti" a farsi avanti, a fare questo mio
stesso passo perchè non se ne pentiranno.
Vi saluto
ricordando con voi i miei primi post di presentazione :
Qui di seguito
invece la mia prima riflessione, una tra quelle più piaciute:
E ancora, la
favola che tutte le mamme hanno maggiormente quotato e alle quali do
un grande abbraccio:
Non vedo l'ora di
vivere appieno le nuove esperienze che mi aspettano in questo nuovo
anno, alla prossima! (Sperando che quest'anno non abbiate timore a
commentare ;))
ABBIATE LE PALLE
DI ESSERE VOI STESSI.
T.<3
martedì 14 marzo 2017
ToWriters.8. Il luogo, il tempo e lo spazio.
Il
tempo, il luogo e l'azione. Temi che scandiscono la nostra giornata,
la nostra vita , così come nella realtà anche nello scritto.
Temi che spesso affrontiamo con troppa superficialità, lasciandoci trasportare dalla storia che smania per uscire dalla testa; e perciò non facciamo caso allo sfondo che le diamo. Ma se per noi non è così importante, per chi ci legge vi posso assicurare che lo è.
Temi che spesso affrontiamo con troppa superficialità, lasciandoci trasportare dalla storia che smania per uscire dalla testa; e perciò non facciamo caso allo sfondo che le diamo. Ma se per noi non è così importante, per chi ci legge vi posso assicurare che lo è.
Pensatevi
infatti mentre descrivete un incontro violento tra due persone, voi
vedrete quel diverbio perché concentrati sulla dimostrazione della
rabbia tra le parole dei contendenti, ma chi legge quel passo, noterà
anche se dietro a questi contendenti, ci sarà un campo di fiori
appena sbocciati con un profumo di rose di lavanda e un sole così
lucente e forte da riscaldare i cuori.... ok forse adesso ho
esagerato, comunque mi avete capito.
La coerenza di questi tre temi è molto importante, perché l'ambiente che viene descritto nella storia deve essere armonico per non mandare in confusione il lettore, per non bloccare la storia, e per far sì che gli avvenimenti importanti non vengano disturbati da questi "sfocamenti".
Ma arriviamo al dunque.
La coerenza di questi tre temi è molto importante, perché l'ambiente che viene descritto nella storia deve essere armonico per non mandare in confusione il lettore, per non bloccare la storia, e per far sì che gli avvenimenti importanti non vengano disturbati da questi "sfocamenti".
Ma arriviamo al dunque.
Il
luogo definisce il tipo di scritto; un esempio potrebbe essere un
romantico prato fiorito che darà l'idea di una storia romantica o
sdolcinata.
Lo sfondo in cui posizioniamo la nostra storia e i nostri personaggi, potrebbe anche raccontare molto di più di quello che essi direbbero in un discorso diretto. Sempre per chiarire tramite degli esempi: Una vecchia casa, cadente. Dal giardino incolto spuntano diverse spine, che si arrampicano fin sulle finestre e sullo stipite del logoro portoncino, da cui esce un gracile bambino ......
Lo sfondo in cui posizioniamo la nostra storia e i nostri personaggi, potrebbe anche raccontare molto di più di quello che essi direbbero in un discorso diretto. Sempre per chiarire tramite degli esempi: Una vecchia casa, cadente. Dal giardino incolto spuntano diverse spine, che si arrampicano fin sulle finestre e sullo stipite del logoro portoncino, da cui esce un gracile bambino ......
Da
questa immagine possiamo cogliere la povertà della famiglia che vi
abita. Tutti i dettagli oggettivi degli elementi di sfondo,
permettono di integrare il luogo , e quindi la storia.
La
prima stesura, sarà ovviamente mancante di dettagli, solamente in
seguito e senza timore potremmo aggiungere quelle piccole descrizioni
che faranno gran parte del lavoro descrittivo.
Altro
punto: Non c'è bisogno che l'autore esplichi le emozioni di un
personaggio se lo ha già fatto l'ambiente. Infatti se la tematica
del luogo è ben riuscita, potrebbe essere una semplificazione, un
aiuto al lavoro di scrittura, in quanto lo scrittore, non si dovrà
preoccupare di esprimere anche con un discorso diretto il sentito dei
personaggi.
La
cosa più bella quando si legge uno scritto, è immedesimarsi in
esso. Se l'autore non dovesse lasciare lo spazio all'immaginazione
del lettore, gli toglierebbe il gusto di continuare.
Passando al tema tempo. La prima cosa che vi posso dire e a cui sicuramente tutti diamo molto peso, perché consiste nella grammatica, è la punteggiatura. Che , in definitiva, è il nostro primo elemento temporale.
Passando al tema tempo. La prima cosa che vi posso dire e a cui sicuramente tutti diamo molto peso, perché consiste nella grammatica, è la punteggiatura. Che , in definitiva, è il nostro primo elemento temporale.
Altri
elementi possono essere paragoni e metafore, che permettono al
lettore di prendere respiro dalla storia; ma possiamo dare altri
elementi tempistici alla storia, quali il flashback e il
flashforward.
Approfondiamo questi ultimi due.
Approfondiamo questi ultimi due.
Il
flashback non è altro che uno sguardo al passato, utile a diverse
chiarimenti. Come, ad esempio, i personaggi erano o sono ad arrivati
ad essere quello che sono; oppure possono semplicemente rappresentare
un flusso di pensieri del protagonista, che esplicano il motivo della
decisione presa in quel dato momento.
Riguardo il Flashforward invece, possiamo parlarne come elemento completamente diverso dal flashback. Infatti il Flashforward, è un salto in avanti, in un futuro narrativo .
Riguardo il Flashforward invece, possiamo parlarne come elemento completamente diverso dal flashback. Infatti il Flashforward, è un salto in avanti, in un futuro narrativo .
Perché
anticipare il futuro al lettore?. Che senso ha?
Quando
cominciai a scrivere, anche io mi sono posto questa domanda, ma
cominciando ad utilizzarlo ho scoperto quanto sia utile, poichè
esso, pone l'attenzione del lettore sul come sono avvenuti i fatti e
sul loro significato intrinseco. (Capirete che l'utilizzo oppure no
di questo flash, dipende anche dal genere di romanzo che state
scrivendo.)
Dopo aver
riconosciuto l'importanza di questi temi, v'invito a
fare attenzione, a non utilizzarli troppo e a far sì che rimangano
pertinenti alla storia. Non devono divagare troppo, perché non
sarebbero più utili spiegazioni o chiarimenti ma anzi,
diventerebbero futili digressioni.
Spero
d'avervi dato anche in questa occasione dei consigli utili.
Buona
scrittura!
T.
<3
venerdì 10 marzo 2017
...Io comincio da qui...
Prima,
una noia infinita. Ora un'ansia da parto.
Quello che un tempo credevo sarebbe stato d'aiuto nella mia vita non conta più nulla, fomenta solamente l'ansia di stare al passo con gli altri numeri. Esseri?! Forse, ma di chi?
Sono uno di quelli che si stanca, si snerva non avendo niente da fare. Proseguo nella monotonia giornaliera. Seguo il rigagnolo in piena della vita.
Quello che un tempo credevo sarebbe stato d'aiuto nella mia vita non conta più nulla, fomenta solamente l'ansia di stare al passo con gli altri numeri. Esseri?! Forse, ma di chi?
Sono uno di quelli che si stanca, si snerva non avendo niente da fare. Proseguo nella monotonia giornaliera. Seguo il rigagnolo in piena della vita.
Sono
stanco di svegliarmi la mattina per dover fare quello che faccio
tutti i giorni, per essere quello che sono tutti i giorni. Il
desiderio non è scomparire o peggio, niente affatto; posso
assicurarvi che non ho alcuna intenzione maligna verso me stesso
anzi. In questo senso è tedioso rimanere inermi, per poi cadere in
uno stato vegetativo giorno dopo giorno.
Ma
questa non è solo la mia situazione; è una situazione che rinchiude
molte, troppe persone. Una situazione indotta e voluta, perché ciò
che ognuno di noi potrebbe cambiare in meglio per la sua vita,
cambierebbe in automatico anche per le persone che ha intorno e a
loro volta, anche queste cambieranno la vita di altri. Cambiamenti
non facili da gestire per chi anela solamente al mantenimento di
rigide impostazioni: quelle che loro chiamano leggi ,leggi che dicono
ci debbano uniformare, con lo scopo di mantenere l'ordine. Ma poi che
cos'è l'ordine? Anche il caos può essere ordinato. Anche qui devo
fare un altro appunto : non sono un anarchico e non sto certamente
dicendo che non ci vogliono delle regole, ma appunto, REGOLE.
Lo senti per la televisione, ti viene detto, che tu come molti altri appartenente a una nuova generazione; beh insomma vado per i 30, non credo di essere poi così giovane ma, come tutti mi dicono spesso, io mi sento vecchio dentro ed e' vero, ed è proprio questo a mettermi ansia. A mettermi la paura di non collimare le mie lacune, la paura di non raggiungere i miei obiettivi.
Lo senti per la televisione, ti viene detto, che tu come molti altri appartenente a una nuova generazione; beh insomma vado per i 30, non credo di essere poi così giovane ma, come tutti mi dicono spesso, io mi sento vecchio dentro ed e' vero, ed è proprio questo a mettermi ansia. A mettermi la paura di non collimare le mie lacune, la paura di non raggiungere i miei obiettivi.
Paure
che arrivano dal disimpegno. L'impegno che ci metti per trovare un
impiego non ha nulla a che fare con l'impegno che metti nel
lavorare.
E così la mia vita, come quelle di molti altri, è scandita da un ritmo sempre più lento, quasi non udibile.
E così la mia vita, come quelle di molti altri, è scandita da un ritmo sempre più lento, quasi non udibile.
No,
non ci si lascia andare, non ci si arrende di fronte alla monotonia
imposta e, a chi di noi è più sensibile all'umanità e vorrebbe
uniformarsi con le persone, è più difficile far valere i propri
sogni e le proprie aspettative. Ed è quando questi vengono a mancare
che si è totalmente in balia della vita robotica di cui ti hanno
fatto "dono" i grandi di questo paese.
Certi grazie a Dio, non hanno problemi mentali o problemi fisici potendo vantare un'ottima salute e questo, è un fattore di cui dobbiamo tenere conto ogni volta ci svegliamo; e a questi è dato il compito di cambiare il mondo in un posto migliore, dove le persone possano sentirsi a loro agio con le proprie idee, con i propri difetti, con i propri pregi e con i propri sogni.
Certi grazie a Dio, non hanno problemi mentali o problemi fisici potendo vantare un'ottima salute e questo, è un fattore di cui dobbiamo tenere conto ogni volta ci svegliamo; e a questi è dato il compito di cambiare il mondo in un posto migliore, dove le persone possano sentirsi a loro agio con le proprie idee, con i propri difetti, con i propri pregi e con i propri sogni.
Certo,
alla lunga anche chi gode di queste virtù si sente appesantito e
corre il rischio di pensare solo a se stesso, di non avere più una
visione globale che l'aiuti a migliorare la propria vita è così
quella degli altri ma come dico sempre, la
speranza è l'ultima a morire, e se la forza di volontà non ti
abbandona puoi fare grandi cose.
Io
comincio da qui, da questo blog nel quale raccolgo le mie
riflessioni. Non per vanto, ma per il desiderio che qualcuno lo
legga, le faccia sue come un'esperienza personale e che, sì,
continui a scriverne ance questa persona.
Perchè
lo sanno tutti e anche la storia ce lo insegna: Ciò che si scrive
rimane nei secoli, ciò che si scrive cambia il futuro.
T.
<3
martedì 7 marzo 2017
ToWriters.7. Lo Stile.
Comincio
così questo post; rivolgendovi delle domande. Le tipiche domande che
mandano in paranoia un neoscrittore.
Come
potete fare la differenza? O meglio, come può il vostro libro essere
scelto tra tanti? come può un lettore essere felice di aver letto
proprio voi? Per quale motivo e cosa ci sarà di così diverso dai
libri di tutti gli altri scrittori?
La
risposta a tutti questi quesiti è molto semplice: LO
#STILE.
E' quel qualcosa di nuovo che ti differenzia come scrittore da tutti gli altri. Spesso i neofiti cercano di far assomigliare il più verosimilmente possibile il proprio stile a quello di grandi autori, facendo l'errore più grande che potrebbero fare, togliendo alla propria scrittura al proprio stile, il beneficio del dubbio che possa piacere oppure no, perché nel qual caso possa piacere, potrebbero persino surclassare facilmente gli autori da loro tanto decantati.
E' quel qualcosa di nuovo che ti differenzia come scrittore da tutti gli altri. Spesso i neofiti cercano di far assomigliare il più verosimilmente possibile il proprio stile a quello di grandi autori, facendo l'errore più grande che potrebbero fare, togliendo alla propria scrittura al proprio stile, il beneficio del dubbio che possa piacere oppure no, perché nel qual caso possa piacere, potrebbero persino surclassare facilmente gli autori da loro tanto decantati.
Bisogna
anche qui, come in ogni lavoro in cui ci si vuole affermare,
dimostrare grande coraggio. Una fiducia in sè stessi che , per
carità, può essere ripagata come no. Ed è quando non va che si
riprova, che si migliora, sempre mantenendo la propria personalità,
perchè è questa a distinguerci dagli altri.
Moltissimi neoscrittori reputano stile e contenuto come due concetti differenti, un'altra delle cose più sbagliate che si possa pensare. Essi infatti, devono andare di pari passo: lo stile è il modo con cui decidiamo di esprimere il contenuto, quest'ultimo appunto, è l'espressione che trasmette al lettore il messaggio che vogliamo dargli.
Lo stile, definito dalla scelta di parole che vogliamo scrivere, può presentarsi davvero in moltissime forme , dando al contenuto un'immagine comica, drammatica, oggettiva ecc. Da ricordare inoltre, è di mantenere lo stile scelto per tutta la durata dello scritto oppure, per la durata della scena. Se infatti presentiamo un personaggio che porta grande ironia in uno sfondo drammatico della storia, questo, non potrà essere il più depresso di tutti dopo alcune battute e , come dicevamo nel precedente post, le parole da lui proferite saranno sempre esagerate, benevole, stupidine e ironiche come l'atteggiamento che gli facciamo dimostrare nei confronti degli altri personaggi.
Moltissimi neoscrittori reputano stile e contenuto come due concetti differenti, un'altra delle cose più sbagliate che si possa pensare. Essi infatti, devono andare di pari passo: lo stile è il modo con cui decidiamo di esprimere il contenuto, quest'ultimo appunto, è l'espressione che trasmette al lettore il messaggio che vogliamo dargli.
Lo stile, definito dalla scelta di parole che vogliamo scrivere, può presentarsi davvero in moltissime forme , dando al contenuto un'immagine comica, drammatica, oggettiva ecc. Da ricordare inoltre, è di mantenere lo stile scelto per tutta la durata dello scritto oppure, per la durata della scena. Se infatti presentiamo un personaggio che porta grande ironia in uno sfondo drammatico della storia, questo, non potrà essere il più depresso di tutti dopo alcune battute e , come dicevamo nel precedente post, le parole da lui proferite saranno sempre esagerate, benevole, stupidine e ironiche come l'atteggiamento che gli facciamo dimostrare nei confronti degli altri personaggi.
Quindi
, tornando ai nostri quesiti iniziali, in sostanza cosa
bisogna avere per caratterizzare un proprio stile?
Io
consiglio di mantenere una certa linea di pensiero durante l'attività
scrittoria:
Conoscere.
Conoscere e riconoscere l'esperienza fatta da grandi autori. Con le
frasi precedenti infatti, non indendo assolutamente dira che non
bisogna tener conto di tutto ciò che possiamo estrapolare ed
apprendere dagli altri autori.
Ricordare:
Ricordare chi siamo, perchè scriviamo. Qual'è il motivo che ci ha
spinto a farlo e quali sono le emozioni principali che ci spingono ad
affrontare la vita. Poichè si sa, se siamo dei grandi comici per
natura, questo si rifletterà anche sugli scritti.
Creatività.
Un carattere fondamentale, che bisogna lasciar galoppare come
selvaggi cavalli sulle radure della nostra mente.
Linguaggio
figurato. La capacità di esprimere un concetto attraverso una scena
con linguaggio figurato ci dà la possibilità di creare diversi
stili, ci dà ampio raggio di scelta e di personalizzazione.
Ricordate che uno scritto non deve essere mai banale.
Datovi
questi consigli, voglio ricordare che sono moltissime altre le cose
di cui tener conto nello scrivere, ho deciso di citare queste perchè
spesso sono concetti che lasciamo cadere nell scontatezza lasciandole
poi cadere vertiginosamente nello scorrere di una storia che non
prenderà mai forma.
Vi
lascio, sperando in qualche modo d'avervi aiutato anche questa volta.
Con questo post vi auguro di TROVARE LA VOSTRA VOCE SENZA POI
NASCONDERLA PER PAURA DI RISULTARE STONATI. Mi raccomando , siate
anche sempre curiosi, perchè le cose da imparare per noi scrittori,
non finiscono mai!!!
T.<3
giovedì 2 marzo 2017
Recensione del libro: I CIELI DI MUAREB, Autore: Fabio Carta.
"Eravamo
separati. Non potevo crederci ma era così. Io e Lakon avevamo infine
preso strade diverse: lui quella della gloria sempiterna e io, lo
speravo, quella della felicità e dell'amore."
Con questa frase
si apre il secondo capitolo di ARMA INFERO.
Fabio riesce ad
accompagnare ancora una volta il lettore in un mondo pieno di
fantasia, una fantasia che come dissi nella recensione del primo
volume, è sempre in continua evoluzione.
L'autore dimostra
conferma la sua capacità di fantasticare ma al contempo mantenendo
un contesto molto pratico e realistico. Dalla descrizione degli
oggetti a quella dei soggetti, ancora troppo distanti dalla nostra
concezione seppur moderna.
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