venerdì 21 luglio 2017

La Trincea.



La trincea si faceva sempre più stretta perchè colma di corpi, molti già in putrefazione, altri ancora totalmente decomposti, di cui si vedeva chiaramente il bianco delle ossa. 
E i corvi banchettavano.
Erano morti per primi, come sempre, i pochi verdi pensieri. Quelli speranzosi, quelli portatori di lucidità e serenità, arrivavano tardi e morivano quasi subito.
Come in un sogno la mia visuale era dall'angolo più buio, dal quale scorgevo le ombre che assalivano la trincea. Non c'era fucile, non c'era granata che potesse distruggerle, solamente una ferrea volontà che al momento mi mancava; così almeno la pensavo io, ma qualcuno, aveva il coraggio di dirmi il contrario, di dirmi che doveva andare così e che essere forti non sarebbe bastato.
Dava l'idea di una fossa comune, e come tale, non veniva mai svuotata da quei corpi che prima erano così lindi, colorati, vivaci, allegri che parevano non potersi spegnere mai, ma invece si dimostrarono fugaci: troppo per essere vissuti come meritavano.
Nei momenti in cui mi rendevo conto di tutte quelle salme mi veniva il dubbio di stare sprecando, di comportarmi da egoista e di combattere contro me stesso; ed ecco, che proprio in quei momenti ritornava: Spuntava pezzo dopo pezzo, macchia dopo macchia, dal crinale della trincea una figura tremolante ma distinguibile. La mia. E mi assaliva. E mi torturava con lunghi artigli oscuri...

giovedì 6 luglio 2017

Luglio.



Prima ancora di divenire un mese ricco di storia e così importante, luglio, aveva un altro nome. Un nome comune, anzi un numero: V .
Perché quello era anche il suo ruolo, inizialmente infatti era il quinto mese dell'anno.
Solo una semplice identificazione, ed era l'unico ad averla. Gli altri mesi si fanfaronavano tra le loro più improbabili, ma purtroppo vere ed incredibili storie, su come fossero nati e, fu in una di quelle serate attorno al fuoco, quando più si sentiva solo, che Quinto prese la decisione di costruirsi un nome, e così una storia, una leggenda tutta sua.