venerdì 4 agosto 2017

"Dea" Una breve #storia ...

Molto tempo fa, quand'ancora eran le stelle a disegnare nel cielo il destino di ogni uomo e di ogni altro essere vivente, e la fortuna come la sfortuna ancora non esistevano tra le credenze popolari, nacque una bambina un po' strana.
Il nome non le venne dato subito, infatti per molti accadimenti da quando nacque a molti anni dopo, non ebbe dei veri genitori. I primi, quelli veri, la abbandonarono sulla porta di un convento dove, le suore troppo povere per prendersene carico, l'affidarono ad una famiglia benestante che la prese con sè solamente per beneficenza mandandola in un orfanatrofio solo un paio d'anni dopo, edi lì, salto in un altro e ancora e ancora.
Ma questa ragazzina con enorme pazienza e bontà d'animo mai si lamentò, e sempre a testa alta con educazione, accettava ogni sgarbo ed ogni sofferenza .
Per questa era strana: perché non picchiava mai pugni sul tavolo imprecando le stelle per la sorte che gli era toccata. Per questo le stelle del cielo disegnarono per lei un nuovo destino, facendole incontrare una famiglia con dei genitori che le vollero bene e la chiamarono, per volere delle stelle, "Dea" un nome che tanto si avvicinava a quegli astri di luce.


Crescendo Dea, dimostrò solamente un difetto: il rancore. Tutto il ben di Dio che la segui neglì anni a venire come dono delle stelle, siano essi stati soldi, immobili, amicizie e potere, lo condivise solamente con chi a suo parere ne era degno. Non seguiva più il suo cuore da fanciulla, il volere degli astri ma solo il suo giudizio. Certo rimase una donna piena di bontà e gentilezze ma non più libera di cuore.
Molte donne e uomini la invidiavano, molti altri la chiamavano la Dea della Fortuna poiché ogni ogni cosa bella pareva arrivare con lei e, se fossi stato in grado di guadagnarti il suo benvolere, allora avrebbe condiviso con te tutte le sue ricchezze.
Gli astri non furono contenti del suo comportamento e così imposero un'ultima svolta al suo destino.
E non fù più umana ma, quella che tutti conosciamo la dea bendata. Sì Dea, sì ricolma di fortuna ma, bendata; affinchè non fosse più il suo giudizio a decidere chi nella vita poteva ottenere e chi no, ma il cuore puro che aveva dimenticato, quello che gli altri avevano amato e premiato.

Il giudizio ci porta sempre più lontano dalla fortuna che il destino a riservato anche a noi , a chi prima a chi dopo. Ci porta lontani da questa dea bendata che potrebbe riconoscerci se solamente riuscissimo a mantenerci ancora "bambini".

T.<3 

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