sabato 24 giugno 2017

100°Post.Sulla Via. Wblog. (Seconda parte.)




Ed è proprio a questo racconto che punto, voglio puntare tutte le mie fish. Tutti i miei ricordi, le mie esperienze.. le mie speranze. Ecco il collegamento quindi alla prima parte:
La conoscenza non è che un soprabito e, se non se ne prende atto, rimane solamente motivo d'offesa ed egocentrismo. La parte più complicata non è affatto, come potrbbe sembrare, immagazinare nuove informazioni, ma comprenderle a fondo; farle entrare nel propio essere fin quando, dopo molto esecizio, le parole, gli insegnamenti ricevuti, non fluiscono dalla mano alla penna fin sul foglio, come un fiume, sì in piena ma con una potenza ben direzionata. Perché si sa dove andare.
Amo veder correre la penna ad inchiostrare quel foglio bianco che aspetta solamente io lo renda realtà attraverso il mio racconto. Questa è la mia strada, la mia presa di coscenza. Certo, avere il blog è stata per me una prova, la prova del nove; e ora mi sento pronto per dare tutto me stesso a quest'impresa, per tale motivo ho deciso che il blog passerà in secondo piano . Non lo tralascerò di certo, anzi, troverete il consueto post settimanale, ma nn posso assicurare che saranno più di uno perché tutte le parole e le conoscenze che ho da usare, le metterò a disposizione del mio libro, di quelle pagine che aspettano solamente il punto.
Vi ringrazio per avermi seguito in un altro viaggio attraverso i vicoli pensierosi della mia mente, spero solo di non avervi tediato ma anzi, di avervi dato una maggior consapevolezza di me , dell'importanza che troverete nel mio racconto.
E con questo CENTESIMO post vi saluto e mi auguro di rivederci al più presto!!
T.<3

mercoledì 21 giugno 2017

Sulla Via. Wblog.



La conoscenza è un soprabito. Artifiocioso s'intende. Perché? Beh, ma è semplice…
Questo è stato un anno ricco di esperienza e di ricordi, ovviamente parlando in termini di anno scolastico, da settembre a giugno; non perché frequenti ancora le scuole alla mia età, no di certo, ma come saprete ho intrapreso un percorso di studi non indifferente, nuovo sicuramente alla maggior parte delle persone.
É stato un periodo pieno di prove. Ogni giorno c'era un nuovo ostacolo da superare, ma nel mentre non ho mai smesso di pensare a questo blog sebbene io abbia preferito dare la precedenza agli esami di grafologia per quest'anno. Certo, non scrivere per così lungo tempo è stato un dispiacere e sinceramente, anche un po' uno sconforto, però posso dire di avere molte più cose esperienze da raccontarvi che sicuramente metterò sotto forma di racconti; ma siccome so che in alcuni c'è la curiosità di conoscermi un po' di più, per ora rimando a un altro giorno queste storie e torno a raccontarvi di me. Devo dire che non sono pienamente soddisfatto uscendo con la media del 30, certo dovrebbe bastarmi, ma come sapete sono abbastanza complicato e, da persona eclettica quale sono , ho bisogno di molte più soddisfazioni nella vita; soddisfazioni che non hanno a che fare con un ottimo voto ma che anzi richiedono molto più impegno. Mamma mia che negativo e palloso!! direte voi, no, mi piace semplicemente essere chiamato realista e credo che la conoscenza non sia niente senza: la presa di coscienza per questo l'introduzione che avete trovato in questo post, una frase che traduce completamente il mio status.
Ma cosa c'entrerà poi con lo scrivere direte voi, beh seguitemi nei meandri oscuri della mia mente e capirete dove voglio arrivare.
In questo percorso ho conosciuto le persone più disparate che per desiderio personale, oppure soprattutto come integrazione alla propria professione già affermata, hanno desiderato intraprendere gli studi di grafologia. Ho incontrato avvocati , insegnanti , psichiatri ma anche logopedisti, fisiatri, gemmologi! Insomma di tutto e di più e, grazie a questi incontri mi sono accorto di una cosa: per quanto i loro studi siano stati così lunghi e complessi, non gli sono mai sembrati così complicati come quelli della grafologia. Infatti, la grafologia non ti permette solamente di conoscere la personalità altrui , è prima di tutto un lavoro personale, intimo. La grafologia non è solo una materia di studio, non è solo scienze, è quell'amante che può essere tanto dolce ed amorevole quanto testarda e d egoista. Non è solamente un mezzo, uno strumento o un lavoro, ma un abisso di emozioni, di sentimenti e di capacità personali non ancora sviluppate.
Per questo motivo molti alunni, nonostante i loro precedenti studi impegnativi, hanno mollato, o non hanno passato l'anno o magari ce l'anno fatta ma arrancano: Perchè non si tratta di studiare, d'imparare a menadito, ma di mettere da parte quel soprabito ch'è la "conoscenza" e prender di petto la vita grazie alla presa di coscienza. Grazie a questa, con solo il mio misero diploma posso finalmente ambire a molto, molto di più, e non parlo dei soldi o della fama. La grafologia vissuta come presa di coscienza , mi ha fatto capire quanto sia importante non tradire prima di tutto se stessi, le proprie passioni, i propri fervori. Mai spegnere quel fuoco chè il desiderio d'espressione di sè. Ed è per questo che mi rimetto sulla via, sulla via del mio racconto, che altro non è se non la mia vera storia...
A venerdì con la seconda parte!

T.<3

mercoledì 7 giugno 2017

ToWriters.13 Gli Effetti A Sorpresa.

 
Abbiamo seguito sino ad ora, diversi punti che riguardano la stesura di un racconto, attraverso l'utilizzo di diverse sfumature; ma non abbiamo mai parlato specificatamente degli: effetti speciali. Ovviamente come scrittori non possiamo parlare di luci soffuse o di esplosioni di bombe o quant'altro che riguardi l'ambito cinematografico, ma dobbiamo comunque sorprendere il lettore con qualcosa d'insolito, di nuovo, qualcosa di inaspettato.

giovedì 1 giugno 2017

L'inafferrabile essenza divina. (Anno Domini. 2025)

 
Ho la mia età, non è un dispiacere ma potrei trarne un vanto. Oramai chi arriva a quest'età non può dire d'essere totalmente vero.
I nipoti deridono la mia reticenza nel farne uso, ma io sono fatta così: semplice e con ancora nel cuore quei prati verdi, quelle montagne alte dalle cime innevate, o ancora il mare calmo oppure mosso; ma soprattutto quell'amore che non si scorda mai, quell'amore che mi ha cambiato e al quale promisi di non cambiare mai.