lunedì 8 agosto 2016

Dislessia da inattività.

Lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato, domenica... e ricomincia. Il tempo sta passando così in fretta, senza che me ne accorga. C'è solo un momento nella giornata in cui vedo le cose con chiarezza, specifico : vedo le cose che non ho fatto ma avrei potuto. vita complicata, giornata difficile, chiamatela come volete fatostà che si ripetono una dopo l'altra. A una giornata difficile ne segue una pessima. Quello che più fa imbestialire è che di sera mi sento così carico, volenteroso nell'affrontare il domani che... che mi metto la sveglia alle dieci -.-''. Patetico, mi vien da ridere solo a pensarci.
Ho trasformato il tempo, non solo mi passa avanti senza guardarmi, ma mi scorreggia pure in faccia, rincoglionendomi, impigrendomi.
E così eccomi, dopo moltissimo, troppo tempo al mio quarantottesimo post.
Dopo giuri e spergiuri a me stesso che non avrei lasciato andare la scrittura, ho invece palesemente attuato le mie paure, perchè sapevo, so, che una volta persa completamente la voglia di scrivere non mi potrei realizzare.
Non è facile da spiegarlo nemmeno a me stesso, ma in sintesi, scrivere mi da la possibilità di sfogarmi, di non lasciar scivolare via la vita come vedo fare da moltissima gente.
Gente che studia, poi prende quel suo lavoretto in fabbrica e la vita avanza monotona. Non intendo dire che sia una brutta vita, semplicemente non fa per me. Non voglio nemmeno dire che queste persone non sappiano divertirsi o non trovino il modo, andranno pure in discoteca o usciranno con gli amici, ma , quelle otto ore giornaliere di lavoro le fanno come fossero vegetali, perdendo le aspirazioni che avevano da piccoli, perdendo la capacità  di fare un salto e trovare la loro vera strada. 
La scrittura invece, a differenza di questa monotonia, ti regala un finale diverso ogni singolo giorno, ti regala tutto ciò di cui hai bisogno per sentirti appagato: Una storia e un destino che ti puoi scrivere da solo.
L'apatia non mi dona. Mi segna solo il viso facendomi apparire uno zombie. Me lo ricordano ogni volta quei fogli lanciati sul tavolino, riempiti d'inchiostro per pagine e pagine, senza mai esser stati presi sul serio, ad aspettare che qualcuno li prenda in mano, li sfogli e si decida a renderli vivi.
L'inattività mi rende dislessico. Sì, ridete.. ma ne sono quasi convinto. Sto Googlando : cocktail estivi, poi alzo lo sguardo sullo schermo dando Invio ma mi trovo di fronte un'altra ricerca.
                                                  "  cooctil esviti    "
M'invito a riprovarci.
                                                  " Cocktil estvi    "
Già meglio, ma a quel punto lascio perdere e do retta all'auto-correzione di Google.
Ora, seriamente parlando, questo per me è un gravissimo problema. C'è una fortissima probabilità che sia proprio arrivato a questo punto che mi decido a riprendere in mano le redini della sfuggente ma incomparabile scrittura, sperando che non ci sia un'altro stop dove magari mi ritrovo anche a pensare balbettando...

Mi siete mancati lettori, voi e questo blog. Torno attivo ancor più cinico e tagliente di prima! :P
T. <3
Ps: Se trovate errori, vi prego, per stavolta fatemeli passà! :*
                                     

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