giovedì 3 novembre 2016

L'abbiamo persa...

 
Camminando per il centro solo quest'oggi mi accorgo di un fatto che non era nella normalità degli italiani di qualche anno fa. Camminano tutti a testa bassa, come cani bastonati da un padrone troppo esoso o dalle loro stesse paure. 

 
Avendo notato che questo atteggiamento remissivo avviene sempre più spesso mi son fatto qualche domanda, insomma, io che adoro vanificare la falsità delle persone attraverso il linguaggio del corpo e la PNL ho provato a dare un senso a tutto questo. Ma come dice la canzone, un senso non ce l'ha. Certo, chi sono io per poter giudicare in base alle mie basilari conoscenze? Nessuno, ma mi arrangio così, perchè , bisogna sapersi difendere, adattare a questo Nuovo Mondo, ma soprattutto identificarsi. L'ho chiamato Nuovo Mondo per un semplice motivo: Ormai possiamo dire con certezza che l'umanità è governata da un sentito principale ovvero lo Stress.
Viviamo in un clima opprimente, dal punto di vista economico politico e sociale, ma, ogni singolo individuo vorrebbe sentirsi parte di un' immaginario positivo, accanendosi per crearsi un posto in prima fila e questo, lo stressa. Se questo stesso individuo però decide di assecondare la propria situazione rimane chiuso in casa, a farsi cullare dalla morbida poltrona, anche questo lo stressa. Siamo arrivati ad un punto in cui siamo dominati da questo malessere sia che ci impegniamo in qualcosa o sia che lasciamo che le cose vadano come vogliono andare, siamo stressati nel cercare qualcosa che non ci stressi.
Siamo ormai abituati a guardare in basso, non diritti a noi, non il cielo. Siamo delusi e abbiamo perso la speranza, ci sentiamo appesantiti e non siamo più in grado di affrontare le piccole difficoltà quotidiane senza renderci nervosi o addirittura isterici.
Osservo ancora questo brulichio di persone e sapete chi non guarda in basso? Gli stranieri, non parlo solamente dei venditori ambulanti che ovviamente cercano il contatto visivo col prossimo cliente, no, parlo di tutti gli altri stranieri che baldanzosi calcano la scena post apocalittica italiana. L'Italia è già il loro sogno avverato, ma non per noi. Noi che abbiamo dimenticato, perso le speranze di realizzare i sogni dell nostra infanzia ci lasciamo condurre come sotto il giogo d'una malefica pozione, nei meandri oscuri dell'incoscenza nel vivere.
Creiamo un' universo palliativo dove ci immedesimiamo nella persona che più in quel momento rappresenta ciò che vorremmo essere. Diventiamo l'arma che ci eliminerà il desiderio di vivere. Vorrei poter ridare la speranza a questo popolo che da sempre è riconosciuto come tra i più magnifici, sotto ogni punto di vista, ma io singolo scrittore, non ho altro da offrire se non parole di conforto. Potrei anche mettermi a proclamare in piazza l'importanza di sperare, ma anche questo non sarebbe abbastanza, poichè troppe sono le persone che godono di questa nostra schiavizzazione allo stress.
Lo so, ho una visione abbastanza pessimistica della vita ma, allo stesso tempo credo d'essere un'incoreggiribile ottimista perciò continuerò a vivere di speranza ora, e per sempre.
T.<3

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