E se fossi.. se
diventassi... se facessi...
Frasi importanti,
che ispirano, che spingono, frasi impegnative...
No. Enorme
cazzata. Enorme scusa.
Frasi che
perennemente vagano sulla soglia della mia mente, aspettando il
momento giusto er entrare e sgattaiolare tra i dedali della mia
incoscienza per trasformarsi subitamente in pensieri più che
astratti. In emozioni negative. Ecco questo sì.
Dovrei eliminare
completamente l'imperfetto congiuntivo dal mio vocabolario mentale, e
con lui pure il presente condizionale. Non sono altro che delle scuse
pronte all'uso, ma , magari fossero usa e getta come i guanti in
lattice!
Mi rendo conto
che fanno parte della vita di ogni essere umano che sia un poverello
o un riccone e potente signorotto; Altro non è che un affronto a noi
stessi, un'ingiustizia che presuppone falsamente la non riuscita e
l'enorme difficoltà nel portare al termine un'impresa. Una
decrescita sempre più imbarazzante che provoco alla mia forza di
volontà. Nella mia quotidianità non fanno altro che prolungare la
mia agonia, per le cose in cui potevo riuscire ma, che ho perse per
strada a causa della paura, per la strada che voglio percorrere
paragonandola alla selva oscura della divina commedia del Dante.
Frappone tra me e
il mio obiettivo un'infinità di ostacoli, invisibili , inesistenti
ma sul quale sbatto comunque.
Perchè ? Beh
perchè sono speciale. Perchè voglio soffrire e sono autolesionista.
Anche no! Riesco
a rendere tangibili e duri come il marmo, ostacoli creati dalla mia
immaginazione, è un potere sovrannaturale dell'uomo e sinceramente,
andrebbe approfondito, poichè credo, infine, che l'ostacolo più
grande da superare per ottenere finalmente la nostra serenità siamo
proprio noi stessi.
Lo scrittore poi,
beh, fa i conti con la propria immaginazione ogni giorno. Cerca di
farla sua, ma ancora gli brucia il culo dalle pedate che prende
perchè vince comunque lei. Anzi, credo che lo scrittore, essendo
pensatore di natura, debba stare molto più attento alle inutili
frasi/barriera che provoca perchè potrebbe trovarcisi di fronte ogni
santo giorno.
Avessi una cura,
un rimedio, per mantenere l'ordine lassù, all'interno della mia
soffitta mentale, potrei definirmi felice e in grado di fare
qualsiasi cosa. Ma sapete cosa vi dico? Non importa, perchè
quest'infruttuosa immaginazione ci ricorda quale potenza ha la nostra
testa, una potenza che nessuno può imbrigliare e senza il quale non
esisterebbero gli scrittori, i pensatori, i filosofi o quant'altro.
Quindi che
possiamo fare se non assecondare queste frasi cercando però di
renderle inoffensive?:
Ah se potessi
diventare uno scrittore di successo, beh allora sono qui, davanti
allo schermo, e scrivo.
Scrivo finchè
le mie dita non rimangono bloccate dall'artrite come degli artigli
sopra la tastiera, scrivo finchè i polpastrelli diventano piatti a
forza di pigiare tasti, scrivo finchè quel "potessi" non
diventa realtà e solo allora, non ci avrò più a che fare e mai più
limiterà la mia utile immaginazione.
T. <3
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