venerdì 21 ottobre 2016

Petizione...?!



Oggi sono qui con un post strano, il secondo di questo genere. Sapete, ci sono delle volte che non riesco a resistere e devo dire la mia, forse da inguaribile testardo, forse per orgoglio verso il mio paese; no, rettifico: verso il paese che vorrei. Perchè l'Italia ormai altro non è che questo per gli italiani: un'utopia. Il sogno dello stato pieno di meraviglie ch'è, che sarebbe.
Politica. Tsè.
(So già che questo post mi sarà criticato, meglio, sapete che ho sempre invitato in questo salotto soprattutto queste, per crescita personale e collettiva.)
Di cosa si lamenta oggi Taddeo?



"Con deliberazioni del 14 dicembre 2011 e 30 gennaio 2012 l'Ufficio di Presidenza della Camera ha operato una profonda trasformazione del regime previdenziale dei deputati con il superamento dell'istituto dell'assegno vitalizio - vigente fin dalla prima legislatura del Parlamento repubblicano - e l'introduzione, con decorrenza dal 1° gennaio 2012, di un trattamento pensionistico basato sul sistema di calcolo contributivo, sostanzialmente analogo a quello vigente per i pubblici dipendenti.
I deputati cessati dal mandato, indipendentemente dall'inizio del mandato medesimo, conseguono il diritto alla pensione al compimento dei 65 anni di età e a seguito dell'esercizio del mandato parlamentare per almeno 5 anni effettivi. Per ogni anno di mandato ulteriore, l'età richiesta per il conseguimento del diritto è diminuita di un anno, con il limite all'età di 60 anni. A tal fine, i deputati sono assoggettati d'ufficio al versamento di un contributo pari all' 8,80 per cento dell'indennità parlamentare lorda."

Sento la notizia alla radio del mio bar preferito e, mentre mi accomodo su uno dei divanetti che adoro, già le voci degli astanti si fanno sempre più inquiete, in attesa di poter dire la loro, gli anziani, i giocatori di briscola del locale.
Giocatore vincente: <<A 'iera ora che i moestasse el cuo!>>
Giocatore perdente: <<Nialtri laoremo come sciavi e iuri i se scalda i cui!>>
Quello che finge di leggere il giornale, ma guarda solo le immagini sputandoci sopra ogni tanto ad ogni faccia antipatica:<<A se te saessi caro! Quanti schei che i ciapa soo par 'ndare in pension dopo no aver fatto un c****!!>>
Non so se ridere o piangere al sentire tutte queste affermazioni. Cose dette e ripetute ad ogni cambiamento politico, cambiamenti che non toccano realmente quell'alta fascia d'età. Cambiamenti che invece, ai giovani d'oggi, dovrebbero importare ben più della macchina nuova.
Mi addolora la notizia di questa petizione. Una petizione per elevare gli anni da "scontare" nel lavoro per i deputati, affinchè questi lavorino quanto tutti gli altri cittadini. Inizialmente, dal punto di vista dei "modesti", anche io la vedevo così: finalmente la giustizia prende piede e la legge comincia a prendere la forma di quell'immagine d'uguaglianza di cui si inorgoglisce questo stato. Ma poi a rifletterci bene, mi sento preso in giro arrivando a fomentare nella mia testa conlusioni ben al di l'à della giustizia per come la intendo io.
Questo cambiamento starà a significare in apparenza forse che tali deputati lavoreranno di più, ma, di conseguenza, diminuiranno i posti per i futuri deputati , sarà ancor più difficile spodestare questi politici o sostituire il mandato attuale.
Le elezioni diminuiranno notevolmente di valore, il popolo avrà sempre meno controllo su quelli che "dovrebbero" esser in particolar dei portavoce di questo paese.
Democrazia oppure oligarchia? Mi pare sinceramente di vedersi avverare il precedente "post politico" dove parlavo appunto di oligarchia.
Sono un pessimista? Un catastrofista? O magari semplicemente un buonista che sa ben poco di queste faccende.
Potrebbero essere vere tutte e tre le cose, ma quello che più mi preme è continuare a sperare che le cose comincino ad essere chiare per tutti, che venga fatta chiarezza sulla scelta e sui motivi di queste nuove leggi, nuove petizioni, perchè se continuano a darci il pesce piccolo e noi come ebeti ci riempiamo la pancia solo di quello non si giungerà mai al nocciolo della questione.
Volevo solo portarvi questa riflessione, non perchè la ritenga fondamentale e vera (come ho già detto potrei anche aver esposto solo vuote congetture), ma per un richiamo a tutti gli italiani, perchè si cominci una volta per tutte a pensare con la propria testa, contando e stabilendo i fatti, quali siano reali e quali semplici illusioni, perchè diciamocelo, siamo molto sempliciotti in materia. Ci incazziamo bene, questo sì, ma è inutile, perchè al giorno d'oggi devi solamente imparare a tagliare le lingue biforcute che sempre più persone si lasciano crescere, facendosi prendere dal cosiddetto "Dio denaro e/o potere".
Sarebbe troppo stupido oltre che impossibile, chiedere ad un politico di raccontare la realtà dei fatti, semplicemente come un fatto di cronaca perciò, perchè semplicemente non spingiamo tutti assieme fino a schiacciare testa malata di questo paese facendone uscire quel poco di buono che rimane?

L'unica cosa che ci manca, e la più importante: L'unità.

T.<3

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