Politica.
Tsè.
(So
già che questo post mi sarà criticato, meglio, sapete che ho sempre
invitato in questo salotto soprattutto queste, per crescita personale
e collettiva.)
Di
cosa si lamenta oggi Taddeo?
"Con
deliberazioni del 14 dicembre 2011 e 30 gennaio 2012 l'Ufficio di
Presidenza della Camera ha operato una profonda trasformazione del
regime previdenziale dei deputati con il superamento dell'istituto
dell'assegno vitalizio - vigente fin dalla prima legislatura del
Parlamento repubblicano - e l'introduzione, con decorrenza dal 1°
gennaio 2012, di un trattamento pensionistico basato sul sistema di
calcolo contributivo, sostanzialmente analogo a quello vigente per i
pubblici dipendenti.
I
deputati cessati dal mandato, indipendentemente dall'inizio del
mandato medesimo, conseguono il diritto alla pensione al compimento
dei 65 anni di età e a seguito dell'esercizio del mandato
parlamentare per almeno 5
anni effettivi.
Per ogni anno di mandato ulteriore, l'età richiesta per il
conseguimento del diritto è diminuita di un anno, con il limite
all'età di 60 anni. A tal fine, i deputati sono assoggettati
d'ufficio al versamento di un contributo pari
all' 8,80
per cento dell'indennità parlamentare lorda."
Sento
la notizia alla radio del mio bar preferito e, mentre mi accomodo su
uno dei divanetti che adoro, già le voci degli astanti si fanno
sempre più inquiete, in attesa di poter dire la loro, gli anziani, i
giocatori di briscola del locale.
Giocatore
vincente: <<A 'iera ora che i moestasse el cuo!>>
Giocatore
perdente: <<Nialtri laoremo come sciavi e iuri i se scalda i
cui!>>
Quello
che finge di leggere il giornale, ma guarda solo le immagini
sputandoci sopra ogni tanto ad ogni faccia antipatica:<<A se te
saessi caro! Quanti schei che i ciapa soo par 'ndare in pension dopo
no aver fatto un c****!!>>
Non
so se ridere o piangere al sentire tutte queste affermazioni. Cose
dette e ripetute ad ogni cambiamento politico, cambiamenti che non
toccano realmente quell'alta fascia d'età. Cambiamenti che invece,
ai giovani d'oggi, dovrebbero importare ben più della macchina
nuova.
Mi
addolora la notizia di questa petizione. Una petizione per elevare
gli anni da "scontare" nel lavoro per i deputati, affinchè
questi lavorino quanto tutti gli altri cittadini. Inizialmente, dal
punto di vista dei "modesti", anche io la vedevo così:
finalmente la giustizia prende piede e la legge comincia a prendere
la forma di quell'immagine d'uguaglianza di cui si inorgoglisce
questo stato. Ma poi a rifletterci bene, mi sento preso in giro
arrivando a fomentare nella mia testa conlusioni ben al di l'à della
giustizia per come la intendo io.
Questo
cambiamento starà a significare in apparenza forse che tali deputati
lavoreranno di più, ma, di conseguenza, diminuiranno i posti per i
futuri deputati , sarà ancor più difficile spodestare questi
politici o sostituire il mandato attuale.
Le
elezioni diminuiranno notevolmente di valore, il popolo avrà sempre
meno controllo su quelli che "dovrebbero" esser in
particolar dei portavoce di questo paese.
Democrazia
oppure oligarchia? Mi pare sinceramente di vedersi avverare il
precedente "post politico" dove parlavo appunto di
oligarchia.
Sono
un pessimista? Un catastrofista? O magari semplicemente un buonista
che sa ben poco di queste faccende.
Potrebbero
essere vere tutte e tre le cose, ma quello che più mi preme è
continuare a sperare che le cose comincino ad essere chiare per
tutti, che venga fatta chiarezza sulla scelta e sui motivi di queste
nuove leggi, nuove petizioni, perchè se continuano a darci il pesce
piccolo e noi come ebeti ci riempiamo la pancia solo di quello non si
giungerà mai al nocciolo della questione.
Volevo
solo portarvi questa riflessione, non perchè la ritenga fondamentale
e vera (come ho già detto potrei anche aver esposto solo vuote
congetture), ma per un richiamo a tutti gli italiani, perchè si
cominci una volta per tutte a pensare con la propria testa, contando
e stabilendo i fatti, quali siano reali e quali semplici illusioni,
perchè diciamocelo, siamo molto sempliciotti in materia. Ci
incazziamo bene, questo sì, ma è inutile, perchè al giorno d'oggi
devi solamente imparare a tagliare le lingue biforcute che sempre più
persone si lasciano crescere, facendosi prendere dal cosiddetto "Dio
denaro e/o potere".
Sarebbe
troppo stupido oltre che impossibile, chiedere ad un politico di
raccontare la realtà dei fatti, semplicemente come un fatto di
cronaca perciò, perchè semplicemente non spingiamo tutti assieme
fino a schiacciare testa malata di questo paese facendone uscire quel
poco di buono che rimane?
L'unica
cosa che ci manca, e la più importante: L'unità.
T.<3
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