lunedì 16 gennaio 2017

ToWriters. 2. Schema drammatico: Il Rimorso.


Cari scrittori, colleghi e amici di penna; Oggi voglio proporvi un'altro schema drammatico.
Il rimorso.
Uno schema drammatico a mio parere davvero complicato da inserire all'interno della nostra storia, per moltissimi motivi. Questo perchè il rimorso, come altre emozioni che possono chiamarsi effetti, sono appunto frutto di una causa negativa.
Già di per sè descrivere un'emozione è complicato ma ancor più difficile, è la dimostrazione di questa con lo scorrere delle pagine. Il rimorso infatti, non si distingue solamente dall'esternazione di questo in un singolo momento della nostra storia, (a fatto avvenuto o al ravvedersi del protagonista), ma è ripreso e dimostrato tramite diverse azioni fin quando il dramma non si sarà risolto.
Ma diamo ora il corpo al nostro schema.

Il Rimorso.

Protagonisti. Il colpevole.(Colui che poi si pentirà). La vittima. L'inquisitore (Quella persona, cosa o fatto che darà il senso del rimorso al protagonista)

Contesti e variazioni. Rimorso per un crimine, reale o immaginario, commesso con o senza intenzione, oppure solo concepito e mai commesso.

Osservazioni. Il cosiddetto "crimine", non sta a significare per forza un omicidio o chissà quale altra azione ripudiante. Il crimine è basato sul contesto. Facciamo un esempio: In un romanzo dove la vita animale ha un forte impatto il crimine potrebbe essere rappresentato dall'inquinamenteo di un fiume. Oppure ancora all'interno di un romanzo a sfondo sociale un crimine può essere rappresentato anche da un pensiero razzista del protagonista, verso una persona di colore diverso, che poi magari diverrà il suo migliore amico e avanti così. Insomma il crimine non è per forza un'azione fisica, ricordiamoci di non limitarci mai al quotidiano!.
Altro punto da considerare è l'inquisitore. Come vi ho suggerito nel precedente post di questa rubrica, ognuno questi schemi drammatici si va ad intersecare con altri, ovviamente inseribile nel contesto della nostra storia. Questo per dire che, l'oggetto inquisitore potrebbe essere rappresentato da una costante presente anche negli altri schemi: Una moralità impartita dai familiari, una persona con un importante ruolo nella vicenda che accompagna il nostro protagonista dall'inizio alla fine. Insomma, c'è sempre da ricordare, che una storia non si può chiamare tale senza un vero intreccio, in tutto e per tutto.
La cosa forse più complicata è proprio questa: Riuscire a trovare gli allacciamenti giusti, i momenti giusti per esprimere un determinato fatto.

Vi ringrazio per l'attenzione, spero vivamente d'aver dato anche oggi il mio contributo alle vostre scritture, e ricordate, sono sempre aperto a nuove idee e vostre considerazioni!

T.<3

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