domenica 1 maggio 2016

Scilla...

Non so voi, ma io, sono uno di quelli che starebbe sveglio fino alle tre di notte e oltre ogni giorno, l'unico problema è che poi svegliarsi è un grandissimo e fastidioso problema. Mi sembra di non aver mai dormito abbastanza e quando mi alzo, sono irritabile, devo fumarmi la mia cicchetta, bermi il caffè e poi mi ripiglio e sono in grado di rispondere senza essere uno stronzo. 

 
Beh sono qui per affermare che, per i notturni come me, un altro modo per svegliarsi bene c'è.
Non so mai quando verrà, non conosco l'ora esatta ma so che verrà anche la mattina seguente e quella dopo ancora.
Sono a letto, addormentato, quando sento qualcosa di umido toccarmi il naso, bagnarmi il viso. La prima volta è stata una sensazione che attribuivo al sogno di quel momento, ma da quel giorno la riconosco e mi sveglio sorridendo.
Quando il sogno scorre e il tocco umido si fa più insistente capisco che devo svegliarmi. Apro gli occhi e lei è lì. Questi enormi occhi a palla che mi fissano, vicinissimi ai miei. Il suo naso tocca il mio perchè tiene il muso appoggiato sul letto appiccicato al mio viso. Apre la bocca ventilando, e sento la sua coda sbattere di qua e di là mentre scodinzola, si è accorta che mi sono svegliato e me lo fa capire. In un primo momento non capisco, non era mai successo ma poi mi vien da ridere, non posso frenare quel sorriso o essere arrabbiato con lei per avermi svegliato. Allungo la mano e l'accarezzo.
-Ehi, Scilla ciao, che ci fai qui?!- Lei, tutta esagitata, si sfrega sulla mia mano e fa l'anguilla. Sì, scodinzolare non le basta, muove tutto il corpo come la coda e sembra proprio un'anguilla.
-Ahahahah, mi fai il solletico basta!- Mi annusa tutto il viso e mi lecca. Come posso arrabbiarmi con un risveglio così dolce e divertente?!. Semplicemente non posso.
Scilla ha nove mesi ormai, viene da un paese nel quale sarebbe diventata un randagio o ancor peggio presa per le lotte clandestine tra cani. L'adottai circa cinque mesi fa, ed è la cosa più bella e gratificante che potessi fare. In famiglia siamo in cinque ma ha subito capito chi l'aveva desiderata così tanto. Fin da piccola mi sta appiccicata, segue le mie mosse curiosa di vedermi tra le mani il nostro gioco: un pezzo di corda che solamente noi abbiamo. Lei sa, lei sente quando stiamo per giocare e, subito dopo, l'addestro a fare diverse cose.
E' bravissima, è intelligente, intuitiva e ha un fiuto pazzesco. Ha imparato a sedersi, a sdraiarsi, a rimanere ferma e a fiutare quello che le nascondo per gioco a comando. Ma tutto questo non avviene in un rapporto cane-padrone, i miei non sono comandi, lei non è un cane, lei con le sue espressioni capisce, parla, mi commuove. 
Con Scilla non ho bisogno di parlare, sa quando sono triste, sa quando ho bisogno di lei e io capisco quando ha bisogno di me.
Il rapporto con queste fantastiche creature è inverosimile, anche ora che scrivo lei è qui accanto a me, apre le orecchie ascoltando la mia voce se parlo e s'addormenta se le poggio una mano sul fianco.
Ho sempre avuto degli animali in casa ma, con nessuno di questi, il rapporto era così stretto, i veri padroni erano sempre i miei genitori. Scilla invece, è la mia figlioletta, è la mia grande amica e confidente, è quella persona dagli occhi dorati e limpidi che distende le giornate, le rende più semplici e leggere. 
E' un consiglio quello che vi do: prendete con voi un amico così fedele se non l'avete perché vi donerà tutto sé stesso.
Scilla non si chiede perché, non si mette alcun dubbio, lei mi vuole incondizionatamente bene. Ho molto da imparare da lei, che con il suo silenzio, riesce ad esprimere tutte le sue emozioni. Piango pensandola in un combattimento tra cani, ma ora è qui con me, e la stringo forte al petto per farle capire che non la lascerò mai, che è al sicuro. Per quanto birichina possa essere, per quanti vasi o qualsiasi altra cosa distrugga, vale la pena averla al mio fianco perché so, che se fossi in pericolo, lei farebbe di tutto per salvarmi la vita.
Dicono che i cani condividano col proprio padrone ben più del semplice affetto, si dice che condividano gli stati emozionali fin nel profondo, loro ci aiutano a portare i nostri pesi.
Non la ringrazierò mai abbastanza e spero, anzi sono sicuro, che senta quanto le voglio bene e quanto le devo. Per tutto ciò che è, per tutto ciò che fa.
Questo scritto non è abbastanza per descrivere ciò che mi dona Scilla, ma è difficile esprimerlo a parole, e son felice sia così perchè preferisco viverlo ogni giorno e ogni momento.
Grazie, ti voglio bene Scilla. Buonanotte, a domani. <3
T.

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