venerdì 10 marzo 2017

...Io comincio da qui...




Prima, una noia infinita. Ora un'ansia da parto.
Quello che un tempo credevo sarebbe stato d'aiuto nella mia vita non conta più nulla, fomenta solamente l'ansia di stare al passo con gli altri numeri. Esseri?! Forse, ma di chi?
Sono uno di quelli che si stanca, si snerva non avendo niente da fare. Proseguo nella monotonia giornaliera. Seguo il rigagnolo in piena della vita.
Sono stanco di svegliarmi la mattina per dover fare quello che faccio tutti i giorni, per essere quello che sono tutti i giorni. Il desiderio non è scomparire o peggio, niente affatto; posso assicurarvi che non ho alcuna intenzione maligna verso me stesso anzi. In questo senso è tedioso rimanere inermi, per poi cadere in uno stato vegetativo giorno dopo giorno.
Ma questa non è solo la mia situazione; è una situazione che rinchiude molte, troppe persone. Una situazione indotta e voluta, perché ciò che ognuno di noi potrebbe cambiare in meglio per la sua vita, cambierebbe in automatico anche per le persone che ha intorno e a loro volta, anche queste cambieranno la vita di altri. Cambiamenti non facili da gestire per chi anela solamente al mantenimento di rigide impostazioni: quelle che loro chiamano leggi ,leggi che dicono ci debbano uniformare, con lo scopo di mantenere l'ordine. Ma poi che cos'è l'ordine? Anche il caos può essere ordinato. Anche qui devo fare un altro appunto : non sono un anarchico e non sto certamente dicendo che non ci vogliono delle regole, ma appunto, REGOLE.
Lo senti per la televisione, ti viene detto, che tu come molti altri appartenente a una nuova generazione; beh insomma vado per i 30, non credo di essere poi così giovane ma, come tutti mi dicono spesso, io mi sento vecchio dentro ed e' vero, ed è proprio questo a mettermi ansia. A mettermi la paura di non collimare le mie lacune, la paura di non raggiungere i miei obiettivi.
Paure che arrivano dal disimpegno. L'impegno che ci metti per trovare un impiego non ha nulla a che fare con l'impegno che metti nel lavorare.
E così la mia vita, come quelle di molti altri, è scandita da un ritmo sempre più lento, quasi non udibile.
No, non ci si lascia andare, non ci si arrende di fronte alla monotonia imposta e, a chi di noi è più sensibile all'umanità e vorrebbe uniformarsi con le persone, è più difficile far valere i propri sogni e le proprie aspettative. Ed è quando questi vengono a mancare che si è totalmente in balia della vita robotica di cui ti hanno fatto "dono" i grandi di questo paese.
Certi grazie a Dio, non hanno problemi mentali o problemi fisici potendo vantare un'ottima salute e questo, è un fattore di cui dobbiamo tenere conto ogni volta ci svegliamo; e a questi è dato il compito di cambiare il mondo in un posto migliore, dove le persone possano sentirsi a loro agio con le proprie idee, con i propri difetti, con i propri pregi e con i propri sogni.
Certo, alla lunga anche chi gode di queste virtù si sente appesantito e corre il rischio di pensare solo a se stesso, di non avere più una visione globale che l'aiuti a migliorare la propria vita è così quella degli altri ma come dico sempre, la speranza è l'ultima a morire, e se la forza di volontà non ti abbandona puoi fare grandi cose.
Io comincio da qui, da questo blog nel quale raccolgo le mie riflessioni. Non per vanto, ma per il desiderio che qualcuno lo legga, le faccia sue come un'esperienza personale e che, sì, continui a scriverne ance questa persona.
Perchè lo sanno tutti e anche la storia ce lo insegna: Ciò che si scrive rimane nei secoli, ciò che si scrive cambia il futuro.

T. <3

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