martedì 7 marzo 2017

ToWriters.7. Lo Stile.




Comincio così questo post; rivolgendovi delle domande. Le tipiche domande che mandano in paranoia un neoscrittore.
Come potete fare la differenza? O meglio, come può il vostro libro essere scelto tra tanti? come può un lettore essere felice di aver letto proprio voi? Per quale motivo e cosa ci sarà di così diverso dai libri di tutti gli altri scrittori?
La risposta a tutti questi quesiti è molto semplice: LO #STILE.
E' quel qualcosa di nuovo che ti differenzia come scrittore da tutti gli altri. Spesso i neofiti cercano di far assomigliare il più verosimilmente possibile il proprio stile a quello di grandi autori, facendo l'errore più grande che potrebbero fare, togliendo alla propria scrittura al proprio stile, il beneficio del dubbio che possa piacere oppure no, perché nel qual caso possa piacere, potrebbero persino surclassare facilmente gli autori da loro tanto decantati.
Bisogna anche qui, come in ogni lavoro in cui ci si vuole affermare, dimostrare grande coraggio. Una fiducia in sè stessi che , per carità, può essere ripagata come no. Ed è quando non va che si riprova, che si migliora, sempre mantenendo la propria personalità, perchè è questa a distinguerci dagli altri.
Moltissimi neoscrittori reputano stile e contenuto come due concetti differenti, un'altra delle cose più sbagliate che si possa pensare. Essi infatti, devono andare di pari passo: lo stile è il modo con cui decidiamo di esprimere il contenuto, quest'ultimo appunto, è l'espressione che trasmette al lettore il messaggio che vogliamo dargli.
Lo stile, definito dalla scelta di parole che vogliamo scrivere, può presentarsi davvero in moltissime forme , dando al contenuto un'immagine comica, drammatica, oggettiva ecc. Da ricordare inoltre, è di mantenere lo stile scelto per tutta la durata dello scritto oppure, per la durata della scena. Se infatti presentiamo un personaggio che porta grande ironia in uno sfondo drammatico della storia, questo, non potrà essere il più depresso di tutti dopo alcune battute e , come dicevamo nel precedente post, le parole da lui proferite saranno sempre esagerate, benevole, stupidine e ironiche come l'atteggiamento che gli facciamo dimostrare nei confronti degli altri personaggi.
Quindi , tornando ai nostri quesiti iniziali, in sostanza cosa bisogna avere per caratterizzare un proprio stile?
Io consiglio di mantenere una certa linea di pensiero durante l'attività scrittoria:

Conoscere. Conoscere e riconoscere l'esperienza fatta da grandi autori. Con le frasi precedenti infatti, non indendo assolutamente dira che non bisogna tener conto di tutto ciò che possiamo estrapolare ed apprendere dagli altri autori.

Ricordare: Ricordare chi siamo, perchè scriviamo. Qual'è il motivo che ci ha spinto a farlo e quali sono le emozioni principali che ci spingono ad affrontare la vita. Poichè si sa, se siamo dei grandi comici per natura, questo si rifletterà anche sugli scritti.

Creatività. Un carattere fondamentale, che bisogna lasciar galoppare come selvaggi cavalli sulle radure della nostra mente.

Linguaggio figurato. La capacità di esprimere un concetto attraverso una scena con linguaggio figurato ci dà la possibilità di creare diversi stili, ci dà ampio raggio di scelta e di personalizzazione. Ricordate che uno scritto non deve essere mai banale.

Datovi questi consigli, voglio ricordare che sono moltissime altre le cose di cui tener conto nello scrivere, ho deciso di citare queste perchè spesso sono concetti che lasciamo cadere nell scontatezza lasciandole poi cadere vertiginosamente nello scorrere di una storia che non prenderà mai forma.

Vi lascio, sperando in qualche modo d'avervi aiutato anche questa volta. Con questo post vi auguro di TROVARE LA VOSTRA VOCE SENZA POI NASCONDERLA PER PAURA DI RISULTARE STONATI. Mi raccomando , siate anche sempre curiosi, perchè le cose da imparare per noi scrittori, non finiscono mai!!!

T.<3

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