lunedì 14 marzo 2016

Categorie protette o allontanate?!

Tra parenti.
-Com'è il tuo capo?- Silenzio. Dire che il mio capo era uno stronzo era un'eufemismo, ma fare la figura della vittima non portava da nessuna parte e non beneficiava sicuramente di fronte a mia zia. Dovevo rispondere facendole capire quanto fossi sveglio.
-Noland, ti ho fatto una domanda troppo difficile?-
Ecco , appunto. “No zia , sto pensando a come dirti quanto tu sia stupida”
-Va bene dai, non fa niente , tranquillo può capitare a tutti d'avere un vuoto mentale-

 

In comune.
Appena gli dissi di avere delle difficoltà fisiche lasciò andare il foglio come potesse attaccargli la lebbra. Fissava il computer con fare perplesso lasciando il mio curriculum aperto sul tavolo.
-Sì, insomma come le ho già detto mi è stato suggerito dai sindacati di venire qui ad..-
-Si si certo, sto leggendo.- Un'altra occhiata veloce al curriculum e poi di nuovo a pigiare tasti sulla tastiera del pc. Passarono almeno dieci minuti prima che la smettesse di fingere la mia assenza.
-E' ancora qui?- Lo guardai sinceramente perplesso, non mi aveva detto un cazzo.
-Vorrei una risposta, cosa posso fare, dove andrà questo curriculum..-
-Vedi ragazzo .. beh al giorno d'oggi bisogna essere svegli e reattivi per svolgere un lavoro , ecco.. non vedo chi assumerebbe... Beh ti faccio sapere dai.- Mi fece pure ciao ciao con la mano, come si fa ad un bambino di 2 anni.
Volevo reincarnarmi istantaneamente in un lama e sputargli tra gli occhi.

Al colloquio di lavoro.
-Bene, eccoci qui signor Noland Roland. Vedo dal suo curriculum che ha fatto parecchi stage ma non ha avuto esperienze lavorative al di fuori della scuola. Patente B, automunito, conosci bene le lingue, conseguimento dell'ECDL, iscritto alle categorie protet... Iscritto alle categorie protette??!-
Odiavo quelle reazioni, volevo mettere ogni volta il paraocchi per non vederle ma mi costringevo a farlo ripromettendomi di far fare al mio interlocutore la figura del cretino prima o poi.
-Non pensi male, non è nulla di che.. come vede ho un diploma e sono patentato. Non ho alcun tipo di difficoltà mentale.-
-Aspetta, aspetta ragazzo! Scusa non avevo letto, avresti dovuto dirlo prima. Mi assicuravo di parlare più lentamente, in modo tale da farmi capire-
Si sporse in avanti e quasi sillabando: -Allora, signor Roland , sono sicuro che lei sia un bravo ragazzo e per questo non vorrei si facesse male .. Mi dica se non capisce qualcosa-
“Ti cago in bocca!”

Non prendete paura amici, questi sono momenti riportati da conoscenti che hanno difficoltà fisiche. Ho conosciuto molte persone appartenenti alle categorie protette, non per invalidità mentale, no, nel modo più assoluto. C'è molta ignoranza nel mondo riguardo questo argomento: essere invalidi non implica la disabilità mentale, anzi, posso affermare che le loro capacità cerebrali, empatiche spesso sono superiori a chi non ha quelle difficoltà fisiche che sono costretti a sopportare ogni giorno. Queste persone si svegliano sperando che il fisico li regga, che quel giorno il loro problema non sia troppo di peso. Che sia lunedì, martedì o qualsiasi altro giorno superano l'ostacolo più grande per vivere: loro stessi. Hanno una forza mentale che va oltre il naturale.
Quando tocca a noi affrontare un ostacolo, lo superiamo lamentandoci attraverso mille sforzi per quanto piccola possa essere tale difficoltà, e poi finisce lì, perchè rimane la difficoltà che abbiamo già superato e non giornaliera.
Perchè, se vivere è per loro così complicato non rimangono comodamente seduti sul loro divano? Perchè quando stanno a casa non possono sentirsi utili. L'intera razza umana sente il bisogno di costruire qualcosa, di realizzarsi e aiutare le persone che stanno a cuore, ma bisogna aver la possibilità di farlo, senza per'altro esser visti “diversi”. 
Queste persone non fanno altro che farsi una domanda: Perchè sono così? Dio, cosa ho fatto di male per meritarmi questo?. Chi studia la PNL può confermare quanto, il nostro pensiero possa influenzare le nostre azioni, le relazioni , e queste domande rendono difficoltosa la loro vita.
Certo, con la buona volontà e tanta forza d'animo queste persone possono riuscire a risollevarsi ma devono anche avere la possibilità di dimostrare il proprio valore.
Pensandoci bene forse sto sbagliando anche io qui, a parlarne come persone diverse” quando invece, se mi fermo a riflettere siamo tutti diversi per qualcosa. Ogni persona ha un difetto, fisico e mentale, dal piede storto alla scarsa memoria. Lede il mio orgoglio sapere che esistono impresari e uomini che SI CREDONO importanti e rimangono incapaci di non discriminare le persone per i loro difetti. E tutto si riduce all'incapacità di provare vere emozioni.
Si tratta sempre di punti di vista, degli occhiali che vuoi portare. Vuoi le lenti per vedere il cuore di una persona o quelle per vederne la marca del cappotto? .
Mi rimane solo questa domanda: che lenti voglio che usino gli altri per guardarmi? Beh , io lo so, e di conseguenza farò altrettanto.

T.

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