Tra parenti.
-Com'è il tuo capo?- Silenzio. Dire
che il mio capo era uno stronzo era un'eufemismo, ma fare la figura
della vittima non portava da nessuna parte e non beneficiava
sicuramente di fronte a mia zia. Dovevo rispondere facendole capire
quanto fossi sveglio.
-Noland, ti ho fatto una domanda troppo
difficile?-
Ecco , appunto. “No zia , sto
pensando a come dirti quanto tu sia stupida”
In comune.
Appena gli dissi di avere delle
difficoltà fisiche lasciò andare il foglio come potesse attaccargli
la lebbra. Fissava il computer con fare perplesso lasciando il mio
curriculum aperto sul tavolo.
-Sì, insomma come le ho già detto mi
è stato suggerito dai sindacati di venire qui ad..-
-Si si certo, sto leggendo.- Un'altra
occhiata veloce al curriculum e poi di nuovo a pigiare tasti sulla
tastiera del pc. Passarono almeno dieci minuti prima che la smettesse
di fingere la mia assenza.
-E' ancora qui?- Lo guardai
sinceramente perplesso, non mi aveva detto un cazzo.
-Vorrei una risposta, cosa posso fare,
dove andrà questo curriculum..-
-Vedi ragazzo .. beh al giorno d'oggi
bisogna essere svegli e reattivi per svolgere un lavoro , ecco.. non
vedo chi assumerebbe... Beh ti faccio sapere dai.- Mi fece pure ciao
ciao con la mano, come si fa ad un bambino di 2 anni.
Volevo reincarnarmi istantaneamente in
un lama e sputargli tra gli occhi.
Al colloquio di lavoro.
-Bene, eccoci qui signor Noland Roland.
Vedo dal suo curriculum che ha fatto parecchi stage ma non ha avuto
esperienze lavorative al di fuori della scuola. Patente B,
automunito, conosci bene le lingue, conseguimento dell'ECDL, iscritto
alle categorie protet... Iscritto alle categorie protette??!-
Odiavo quelle reazioni, volevo mettere
ogni volta il paraocchi per non vederle ma mi costringevo a farlo
ripromettendomi di far fare al mio interlocutore la figura del
cretino prima o poi.
-Non pensi male, non è nulla di che..
come vede ho un diploma e sono patentato. Non ho alcun tipo di
difficoltà mentale.-
-Aspetta, aspetta ragazzo! Scusa non
avevo letto, avresti dovuto dirlo prima. Mi assicuravo di parlare più
lentamente, in modo tale da farmi capire-
Si sporse in avanti e quasi sillabando:
-Allora, signor Roland , sono sicuro che lei sia un bravo ragazzo e
per questo non vorrei si facesse male .. Mi dica se non capisce
qualcosa-
“Ti cago in bocca!”
Non prendete paura amici, questi sono
momenti riportati da conoscenti che hanno difficoltà fisiche. Ho
conosciuto molte persone appartenenti alle categorie protette, non
per invalidità mentale, no, nel modo più assoluto. C'è molta
ignoranza nel mondo riguardo questo argomento: essere invalidi non
implica la disabilità mentale, anzi, posso affermare che le loro
capacità cerebrali, empatiche spesso sono superiori a chi non ha
quelle difficoltà fisiche che sono costretti a sopportare ogni
giorno. Queste persone si svegliano sperando che il fisico li regga,
che quel giorno il loro problema non sia troppo di peso. Che sia
lunedì, martedì o qualsiasi altro giorno superano l'ostacolo più
grande per vivere: loro stessi. Hanno una forza mentale che va oltre
il naturale.
Quando tocca a noi affrontare un
ostacolo, lo superiamo lamentandoci attraverso mille sforzi per
quanto piccola possa essere tale difficoltà, e poi finisce lì,
perchè rimane la difficoltà che abbiamo già superato e non
giornaliera.
Perchè, se vivere è per loro così
complicato non rimangono comodamente seduti sul loro divano? Perchè
quando stanno a casa non possono sentirsi utili. L'intera razza umana
sente il bisogno di costruire qualcosa, di realizzarsi e aiutare le
persone che stanno a cuore, ma bisogna aver la possibilità di farlo,
senza per'altro esser visti “diversi”.
Queste persone non fanno altro che farsi una domanda: Perchè sono così? Dio, cosa ho
fatto di male per meritarmi questo?. Chi studia la PNL può
confermare quanto, il nostro pensiero possa influenzare le nostre
azioni, le relazioni , e queste domande rendono difficoltosa la
loro vita.
Certo, con la buona volontà e tanta
forza d'animo queste persone possono riuscire a risollevarsi ma
devono anche avere la possibilità di dimostrare il proprio valore.
Pensandoci bene forse sto sbagliando
anche io qui, a parlarne come persone diverse” quando invece, se mi
fermo a riflettere siamo tutti diversi per qualcosa. Ogni persona ha
un difetto, fisico e mentale, dal piede storto alla scarsa memoria.
Lede il mio orgoglio sapere che esistono impresari e uomini che SI
CREDONO importanti e rimangono incapaci di non discriminare le
persone per i loro difetti. E tutto si riduce all'incapacità di
provare vere emozioni.
Si tratta sempre di punti di vista,
degli occhiali che vuoi portare. Vuoi le lenti per vedere il cuore di
una persona o quelle per vederne la marca del cappotto? .
Mi rimane solo questa domanda: che
lenti voglio che usino gli altri per guardarmi? Beh , io lo so, e di
conseguenza farò altrettanto.
T.
Nessun commento:
Posta un commento