Prima di esporre questo testo devo dare
delle avvertenze:
Non sono razzista. Razzista non si
nasce, si diventa.
Non sono però nemmeno
accondiscendente. L'accondiscendenza in taluni aspetti vanta solo la
paura di reagire o un proprio tornaconto.
Non scriverei questo post se fossi uno
che raccoglie informazioni dalla televisione senza toccar con mano la
realtà. Perciò sappiate che ogni cosa qui sotto riportata è
stata personalmente vissuta o vista.
Detto questo posso cominciare, e lo farò
dicendovi che quest'argomento mi pesa molto, mi rende triste e questo
vale sicuramente per tutti gli italiani.
Con l'appellativo "Italiano",
includo coloro che sono nati qui, da famiglia italiana; non coloro
che hanno chiesto e ricevuto la cittadinanza. Questa distinzione non
è scelta ma dovuta, poiché desidero riprendere il concetto di
"Italiano" appunto, che abbiamo perso nella successione
degli eventi avvenuti negli ultimi anni.
Esistono tre tipi di italiani; quello a
cui non frega un cazzo del suo paese e dei suoi connazionali. Sono i
cosiddetti politici e includerei anche i pionieri politici,
quest'ultimi sono coloro che, dalla loro poltrona di casa preferita,
la quale ormai ha preso la forma del loro culo, seguono e giudicano
le azioni dei politici ma, non si preoccupano di partecipare
attivamente per il bene comune andando a votare.
La seconda tipologia è l'italiano
medio, colui che vive in questo sistema lavorando a testa bassa
solamente per pagare le tasse. Si accontenta di ciò che ha, anche se
molto spesso non è abbastanza per sopravvivere. Nonostante le sue
difficoltà cerca di cambiare le cose, vive di speranze per il futuro
dei suoi figli.
Alla terza e ultima tipologia
appartengono quegli italiani che non vogliono nemmeno più esser
considerati nativi di questo paese.
Secondo voi perché ho fatto queste
distinzioni? Mi baso sulle caratteristiche delle persone?
Assolutamente no. Mi baso su una
questione semplice ma al medesimo tempo così scottante e complicata
da aver cambiato completamente la nostra vita: l' Immigrazione.
Già lo sento, udendo questa parola si
scatena l'inferno. Un dolore a crescita esponenziale, senza cura, si
può provare solamente un pò di sollievo portando molta, moltissima
pazienza. Ma anche questa ha un limite e , una volta raggiunto,
porterà sempre più astio nei nostri cuori.
Questo perché ci sentiamo
profondamente amareggiati, e si, anche presi per il culo... da chi
tiene le redini di questo paese ovvio!
L'accoglienza di queste persone ci
viene mostrata da tutti i media come un grande atto d'eroismo, ma
altro non siamo che marionette, piegate dai complimenti.
Gli immigrati vengono
visti come poveri, indifesi, per questo la propaganda c'invita (con
obbligo ) a dar loro rifugio, (lasciandogli le chiavi di casa) e
soddisfare ogni loro capricc.. scusate bisogno. Quando arrivano
probabilmente sono davvero poveri, ma vi assicuro dopo poco lo sono
già meno di un' italiano che sgobba tutto il giorno, in più, credo di
poterli definire scafati piuttosto che indifesi, vista l'innata capacità
che hanno nell'adoperare le mani per atti che hanno poco a che fare
con una carezza amorevole.
Basta una frase a smontare tutto ciò
che ci propinano i media:
Esci di casa e vedrai tu stesso cosa sta accadendo,
a loro, "grazie" a loro,
a noi.
(Questo post non termina qui ma,
essendo un argomento molto lungo, complicato da trattare e che mi sta
molto a cuore preferisco pensarci bene e proporlo a puntate. In
questo modo vi lascio anche lo spazio, anzi desidero ve lo prendiate,
per dire la vostra mano a mano che andremo avanti.)
Vi ringrazio come sempre per la vostra
attenzione,
Vostro T. <3
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