Ciao amici, ecco la seconda parte di Quando il cuore pesa. Spero l'argomento vi abbia interessato dal precedente post, mi aspetto molti commenti!
...
Sguardi
stranieri mi squadrano, mi seguono, scannerizzano il valore delle
cose che indosso. Sono a gruppetti e non sia mai che mi permetta di
sfiorarli con lo sguardo, altrimenti, saranno loro a “sfiorare”
me. Già, perché hanno una concezione di sguardo curioso diversa,
molto diversa, dalla nostra. Per loro la nostra curiosità è un
gesto di sfida, e sappiamo che quando passeranno alle mani,
all'arrivo della polizia risulteremo noi colpevoli di provocazione.
Incredibile
eh?! Strano, con tutta questa propaganda benevola credevo fossero
degli ospiti carini e coccolosi.. forse sono troppo esigente, ma sono
anche cattivo? Si, perché riflettendo quando questi stranieri
vengono intervistati diventiamo passabili di maltrattamento nei loro
confronti.
No,
non sono di certo come i cari pinguini del Madagascar, ma
assomigliano a uno di loro: Rico, perché portano coltelli e armi
varie e sono liberi di rubare e aggredire.
Secondo
voi, nel mondo d'oggi posso permettere ai miei ipotetici figli e
moglie di uscire senza scorta? Non esistono strade sicure.
Leggiamo
sul giornale di attentati, di scippi, di aggressioni, e tutto ciò ci
mette paura aumentando così il potere degli stranieri, aumentando la
difficoltà nel rapporto civile che si potrebbe avere e
costringendoci quasi a una visione razzista. Cominciamo così a
vivere nel terrore che, il giorno seguente il peggio possa capitare a
noi.
Ma vi siete mai chiesti nel frattempo al vertice cosa fanno? Seguono svogliatamente
l'andamento del loro paese su di un monitor come fossero davanti la
televisione, ma, non piacendogli il programma girano canale. Come
fossimo anime di un reality scadente, un reality che hanno creato
loro stessi.
Continuano
ad inserire nel paese suddette persone, e continuano a farlo
attribuendogli l'appellativo di ospite.
Non so da voi, ma a casa mia
l'ospite non mi morde la mano per ottenere ciò che vuole a tutti i
costi. E perché lo sappiate, se vi difendete l'avranno vinta loro di
fronte a un giudice. Pensavo l'Italia avesse sempre professato
l'immagine di una legge uguale per tutti, ma rimane solo immagine e
basta, un concetto astratto e ben lontano dall'essere materializzato.
Dico
davvero, mi pare d'esser sempre più cattivo e, giuro, la bile mi
sale ancor di più pensando ai nostri doveri da ospite quando andiamo
nei loro paesi: Non guardare le loro donne, non professare la nostra
religione, obbligo del velo per le donne e zero, ripeto zero, diritti
e tutela per la nostra incolumità.
A breve l'ambasciata italiana in
questi stati si trasformerà in albergo, perché l'unica stanza
sicura da prender sarà li.
Dovremmo
prendere le precauzioni australiane: Niente lavoro nè cittadinanza?
Fuori. Crei disagio? Fuori. E tutto ciò a partire dai controlli
dell'aeroporto e degli sbarchi.
Prendiamo come esempio la Grecia:
Sapevate che mandò via i barconi degli immigrati, per non sopperire
ulteriormente sotto il peso della crisi finanziaria?
Certo, ora si
stanno riprendendo velocemente grazie alla loro uscita dall'UE ma,
asseriscono che la loro ripresa non sarebbe potuta avvenire, con le
spese di sostentamento di tutti quegli immigrati che ci stiamo
sobbarcando noialtri.
La
realtà la può vedere chiunque voglia davvero aprire gli occhi.
Una
realtà critica. Gravante. Logorante.
Le
nuove generazioni hanno una nuova parte del corpo lo sapevate? Beh
no, non potevate saperlo, l'immagine l'ha partorita la mia testa.
Pare
una pazzia, ma, mi son visto sto povero ragazzo con il pulsante ON/OFF
in mezzo agli occhi. É un tasto d'avvio, un tasto che cresce a una
data età per compiere quel salto nella vita di ognuno :
l'indipendenza. E cosa può darla? Il lavoro.
...
Vi lascio sospesi con quest'ultima frase :P, ci vediamo al prossimo post con l'epilogo di questa riflessione.
T.
Nessun commento:
Posta un commento