lunedì 18 aprile 2016

Libro "Madre"

Per scrivere bisogna saper vivere, bisogna sapersi emozionare. Come scrittore ho il mio "libro madre". E' il libro emozionale, lo apro ogni mattina e, una volta aperto, cominciano a disegnarsi sui volti delle persone, attraverso i loro gesti, le emozioni.
Gli scrittori hanno sempre un animo più aperto e sensibile agli stati emozionali: Gioia, tristezza, rabbia e quant'altro si svegliano una volta aperto questo libro, e svegliano anche me, la mia creatività, la mia capacità di scrivere che altrimenti, non avrei. L'abilità dello scrittore sta nel saper scovare queste emozioni, che caratterizzano la nostra giornata e le nostre scelte, e in seguito dovrà trasformarle in parole. E' un compito arduo, e molto spesso pericoloso.
Aah! Quante volte mi è capitato di lasciarmi trasportare troppo da un'emozione, a tal punto dal non riuscire più a riconoscere le altre, a viverle, e quindi, a scriverle. Devo stare attento, sempre all'erta, le emozioni che noto e di cui si fanno carico le persone che studio, devono solamente rimanere un riflesso su uno specchio d'acqua.
Uno specchio traditore.
Molto spesso infatti, vedo e sento emozioni così accese e intense, che l'acqua s'increspa distorcendo così le altre, e nel frattempo, il mio riflesso sul quale un attimo prima avevo il pieno controllo, si perde, rimanendo intrappolato tra quelle onde.
La persona è arrabbiata? Lo divento anche io. La persona è felice? Lo divento anche io.
Non mi rimane che una cosa da fare: chiudere il mio libro madre e respirare a fondo guardando una nuova pagina bianca.
Il vuoto, di nuovo.
Posso ricominciare.
Ogni giorno comincia con quella pagina bianca e il mio compito è quello di riempirla, ma devo stare molto attento perchè, una volta aperto il libro emozionale sarò facile preda di onde impetuose, e non ho alcuna voglia di schiantarmi su di una scogliera, in quel caso infatti, la pagina non tornerebbe più candida e ciò vorrà dire solo una cosa: che anche la mia vita ha subito un drastico cambiamento a causa di un'emozione. Un'emozione che non mi apparteneva ma che mi hanno appioppato altri perchè non sono stato abbastanza forte da respingerla.
Il mestiere dello scrittore, a insaputa di tutti è un rischio, e io, non smetterò mai di correrlo.

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