Dai, Cicoo!!.. Basta mi stai lavando,
non è ancora ora della passeggiata!- Cico se ne andò scodinzolando,
oramai mi aveva svegliato, aveva vinto anche stamattina. Che schifo,
l'odore di piscio mi assalì prepotentemente le narici. Non era
riuscito ad aspettare, povero cane oramai era vecchio, puzzava sempre
più, il pelo era ruvido e sporco, e durante le passeggiata ansimava
pesantemente.
Dovevo alzarmi se non volevo facesse
qualcosa di più solido sul tappeto d'entrata.
Il sole entrava insistente dalla
finestra, lo sentivo scaldarmi il viso. Si diceva che il sole
baciasse i belli ma io, ci avevo sempre creduto ben poco, sorrisi
comunque mano a mano che, svegliandomi cominciavano a pulsarmi i
timpani di tutti i suoni che animano le mattinate estive.
Arrivai alla poltrona accanto alla
finestra dove tenevo ripiegati i vestiti della sera prima, e
sedendomi di peso cominciai ad infilarmi i pantaloni, interrotto come
sempre però da tutti quei suoni: Il fruscio del vento tra le foglie,
gli uccellini che inneggiavano il nuovo giorno, accompagnati dai
tristi latrati dei cani che soffrivano quella calura. E mille altri
suoni che raccontavano immagini, complete di ogni dettaglio.
Qualunque suono era riconducibile ad un
odore oggettivo e particolare, come la pisciata del mio povero e
vecchio Cico o la campanella del carretto dei gelati, già le papille
gustative sentivano il gusto che avrei scelto oggi: stracciatella e
pistacchio, gusti inconfondibili.
Oppure ancora il suono diventava
veicolo di un'immagine ben chiara collegata a una sensazione tattile,
come la morbidezza ddel pelo di un cane tra le dita, o dei fili
d'erba che, freschi di rugiada bagnavano le mani.
Capitava spesso che le persone mi
chiedessero come facessi a vivere senza colori, il fatto è che io,
appena svegliato già vivo intere giornate, colme di sensazioni che
tutte quelle persone si perdono.
Sono cieco. E lo sono dalla nascita. Ma
vivo più intensamente il mio mondo, fatto di colori più caldi e
vivaci di quelli che potete vedere voi coi vostri occhi.
Mi manca la vista, ma riesco a vedere
con maggior profondità rispetto a voi, perchè io a differenza
vostra, sono costretto a usare tutti i miei sensi per sopravvivere e
riconoscere le cose. Forse molti anni fa no, ma ora ho scoperto che
probabilmente la mia cecità è solo un pregio.
Non chiedo, non voglio , commiserazione
o pietà: Sono felice della vita che sto vivendo.
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