giovedì 14 aprile 2016

Il volto dietro l'ombra di UN VIALE ALBERATO. (Intervista fatta da Roberto Ricci a me :D)

foto di Roberto Ricci.
Il volto dietro l'ombra di UN VIALE ALBERATO.
Il parrucchiere del brivido, ha l'onore e il piacere di intervistare il misterioso creatore dell'interessante blog letterario "Un Viale Alberato".
Un personaggio originale e sicuramente fuori dalle righe.

D: Come mai hai deciso di aprire questo blog?
R: Non è stata una scelta facile, mi vergognavo moltissimo a dire la verità, ma credo che sia importante che le persone conoscano e si affezionino al mio stile di scrittura. Come posso pubblicare un libro e pretendere che tutti se ne innamorino a prima vista? Preferisco che il mio modo di scrivere, sia qualcosa che apprezzano davvero, che sia un racconto o una riflessione. Io amo scrivere non prendere soldi. Voglio che le persone s'innamorino delle mie lettere non del mio grado sociale tra scrittori.


D: Riguardo al blog, hai qualche aspettativa particolare?
R: Non chissà quali aspettative, spero che possa continuare ad essere un ottimo mezzo di comunicazione tra me e i miei lettori e che rimanga sempre attivo per potermi esprimere liberamente.

D: Ho letto che sei appassionato di pensiero laterale. Ci spieghi meglio?
R: Ho moltissimi interessi, tra i quali questo. Il pensiero laterale, la mindfulness e altri "esercizi" mantengono attivo il mio cervello a nuovi stimoli. Come nella vita reale, in una storia, non do mai nulla per scontato e non mi precludo nessuno degli scenari che spesso la limitatezza che ci imponiamo ci nasconde.

D: Stai per pubblicare il tuo libro. Ce ne puoi parlare?
R: Prima di tutto specifico che l'uscita del libro non ha una data sicura ma per l'estate dovrebbe essere pubblicato su Amazon. Questo libro è il frutto di un duro lavoro di tre anni. Credo sarà l'opera che più amerò e più odierò tra quelle da scritte. Terminarlo è stato come percorrere un sentiero che si biforcava talmente tante volte che non sapevo più da che parte andare. Si tratta di un romanzo psicologico a sfondo sociale. Tratta la storia di un ragazzo alle prese con le difficoltà del mondo odierno. L'ho scritto in una lingua giovanile, a volte volgare, a volte molto riflessiva. Vorrei che attirasse l'attenzione soprattutto dei giovani, nonostante la complessità infatti, raggiunge moltissimi degli stereotipi sui "giovani d'oggi", dando al contempo un'immagine più matura dei fatti.

D: Che cosa ti aspetti dall'uscita di questo libro?
R: Beh, dal punto di vista economico non ho grandi pretese. Non voglio vivere nel lusso, la vita mi ha fatto capire che mi basterebbe il minimo indispensabile affinchè la mia famiglia viva senza cappi al collo. Spero insomma che questo libro sia la staffa a una vita ... accettabile. Dal punto di vista personale invece, non è che mi aspetto qualcosa, ma spero in qualcosa. Spero che sia capito, spero che la realtà di questo libro scuota i cuori dei lettori, spero che non sia dimenticato il libro e le sue parole, non m'importa se ricorderanno chi l'ha scritto oppure no.

D: Hai in mente nuovi progetti?
R: Da quando la mia ragazza mi ha fatto capire, quante favole già io abbia inventato per lei, mi sono reso conto che ne ho davvero molte, alcune pronte, altre in cantiere. Son favolette certo, non il mio genere, ma non mi dispiacciono. Inoltre io scrivo da quando avevo dodici anni, e con l'andare del tempo ho lasciato per strada due romanzi. L'altro grande progetto è quindi terminarli.

D: Perchè le persone dovrebbero acquistare il tuo libro?
R: Quì mi ricollego alla risposta che ti ho dato quando mi hai chiesto di dare un'anteprima del mio libro e cosa mi aspetto da esso. Esistono diversi romanzi che trattano le difficoltà delle persone, ma nessuno t'invita, come fa questo, a leggerlo come fossi tu il protagonista di queste vicissitudini. C'è un motivo per cui ho detto che non m'interessa se i lettori ricorderanno chi l'ha scritto: il lettore viene invitato dall'introduzione a sentirla come una sua storia, come personali esperienze. quel libro è del lettore, racconta il lettore. Racchiude esperienze reali , non inventate. Alcune possono sembrare terrificanti, talvolta inverosimili, per questo il lettore deve farle sue. Per "non commettere gli stessi errori che ha commesso in quel libro", sapendo dove non sbagliare nella sua vita reale, quando avrà voltato l'ultima pagina del romanzo. Spero non sia un pensiero troppo contorto. Comunque, sull'introduzione del libro, questo "perchè", viene trattato in modo più ampio e facilmente comprensibile.

D: Hai un posto, una persona, o un oggetto a cui t'ispiri?
R: Certamente si, anche io come tutti gli artisti ho la mia musa. La mia bussola. Si compone di speranza, speranza di un futuro diverso, speranza che vedo in una singola persona con la quale vivo felicemente da quattro anni. La mia forza e il mio coraggio e senza di lei non avrei trovato la volontà per terminare il mio romanzo e dar vita a questo blog.

D: C'è un alone di mistero intorno alla tua figura, e da "parrucchiere del brivido" non per niente ho voluto intervistarti. Vogliamo rivelare qualcosa di più a chi ci leggerà?
R: Posso rispondere a questa domanda dando degli indizi. Come ogni libro racchiude qualcosa del suo autore, così vale anche per il mio: posso dire che il protagonista e io abbiamo molto in comune, per caratteristiche e sì, anche alcune esperienze, altrimenti non sarei riuscito a scrivere un simile romanzo. Credo che già la foto dica troppo di me. Non posso dire di più, d'altronde non è proprio il mistero che attira moltissimi lettori?

D: Svelerai mai la tua identità?
R: Diciamo che non mi tirerò indietro se qualcuno volesse conoscermi di persona tete a tete! Ovviamente se questa passione mi porterà ad essere a tutti gli effetti uno scrittore, prima o poi sicuramente la mia identità verrà fatta sapere. Nel frattempo per scelta, finchè il romanzo, le mie storie e i miei scritti non saranno aprezzati da diversa gente, rimarrò dietro il tendone del palco a godermi la platea, per entrare in scena quando ci sarà il tutto esaurito e vedere la reazione del pubblico alla mia figura.
Un ringraziamento a questo personaggio fuori dal comune e il mio invito a visitare il suo interessante blog.

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